FOLLONICA – Si accende il dibattito in merito alla costruzione del nuovo centro di raccolta rifiuti di Follonica.
«Per l’assessore Giorgeri un milione e duecentomila euro rappresentano una cifra irrisoria – dichiarano Danilo Baietti e Charlie Lynn, capigruppo rispettivamente di Fratelli d’Italia e di Forza Italia -. A tanto ammonta il costo del nuovo centro di raccolta che verrà addebitato (spalmato) nella Tari dei cittadini. E se il costo per la città di Follonica per il servizio di raccolta dei rifiuti ammonta a circa 7 milioni di euro, la costruzione del centro equivale al 17% del totale. Inutile tentare di fingere».
«Una questione di importi – continuano dall’opposizione -, ma anche di scelte politiche perché lo “scambio supermercato – cittadella” non doveva essere a carico dei follonichesi. I costi ci saranno inevitabilmente, mascherati (ma non nascosti) all’interno della Tari spalmandoli negli anni, e quindi sicuramente ci sarà un aumento della bolletta. È giusto che i cittadini paghino lo spostamento del centro di raccolta rifiuti di via Amendola per far costruire un supermercato privato? Per trovare spazio al nuovo supermercato l’amministrazione dovrà spostare i locali adibiti a cantieri comunali e alla protezione civile. Di questo spostamento nessuno avvertiva la necessità, salvo Benini e suoi assessori».
«Ognuno può avere la sua opinione – dichiara il sindaco Andrea Benini – ma serve anche competenza. Noi ci siamo affidati a studi di mercato che dicono che a Follonica non ci sarebbero spazi per centri commerciali ma per supermercati sì. La cosa che non è accettabile è quando dall’opposizione si passa ad una forma di vandalismo della realtà, dicendo che è in arrivo una “mazzata Tari”. È inaccettabile».
«Noi l’abbiamo spiegato anche in Consiglio comunale – conclude il sindaco -: il centro di raccolta non è nel project financing, è quindi a spese di Sei Toscana e quindi dei cittadini. È iniziato un percorso per capire qual è la strada più sostenibile. Non è escluso che ci possano essere dei finanziamenti Pnrr, ma nella peggiore delle ipotesi si parla di un piano di ammortamento di dieci anni che vedrebbe un aumento impercettibile sulla Tari. Per questo è inutile creare allarmismo».