SCARLINO – Venerdì scorso si è svolto a Firenze l’incontro tra Regione, azienda, sindaci dell’area nord della provincia di Grosseto e sindacati, nel quale è stato aperto ufficialmente dalla Regione Toscana il tavolo di monitoraggio sulla crisi Venator.
Per la Ugl erano presenti la segreteria confederale Regionale Toscana, il segretario provinciale Ugl chimici e le Rsu aziendali.
La Ugl chimici sostiene “Ben vengano aperti i tavoli, ma questi devono avere l’obiettivo comune di portare ad una risoluzione dei problemi. Purtroppo è emerso ancora una volta che ad oggi non ci sono delle autorizzazioni che mirino a risolvere la crisi che i lavoratori della Venator e di tutto l’indotto stanno pagando”.
Il segretario provinciale della Ugl chimici Roberto Bocci, nonché Rsu/Rlssa Ugl della Venator dichiara: “Oggi l’azienda ha presentato spontaneamente altre integrazioni riguardanti l’area da adibire a stoccaggio temporaneo, di proprietà del Comune di Scarlino. È ormai indispensabile che gli uffici regionali si esprimano rapidamente, concedendo le autorizzazioni sullo stoccaggio temporaneo, per poter contestualmente lavorare tutti insieme per uno stoccaggio permanente che consenta alla Venator di riprendere la produzione ormai ferma dai primi di luglio. La società deve quindi continuare a lavorare acquisendo il terreno comunale se necessario, presentando i progetti richiesti nel più breve tempo possibile, compreso quello relativo alla cava della Vallina per un piano a lungo termine per lo stabilimento“.
Daniele Barometri, anch’egli Rsu/Rlssa Ugl della Venator, sostiene :“La situazione societaria nel suo complesso ci preoccupa molto, come sappiamo siamo all’interno della procedura del Capitolo 11 della legge fallimentare americana, quindi adesso più che mai è necessario ottenere quelle autorizzazioni indispensabili per la sopravvivenza della fabbrica”.
Roberto Bocci aggiunge: “Ad oggi non sono stati attivati gli ammortizzatori sociali dichiarati più volte dalla società, e tutti i dipendenti percepiscono regolarmente il loro stipendio. Il nostro obiettivo è quello di tutelare il lavoro ed i lavoratori, ma è indispensabile che ognuno faccia la sua parte seriamente perché il tempo annunciato circa un anno fa, per il rilascio delle autorizzazioni, è abbondantemente scaduto e la ciminiera non fuma più. Fin dall’inizio della crisi la Ugl ad ogni livello non si è mai tirata indietro e sicuramente faremo tutto il possibile per evitare situazioni irrecuperabili”.