GROSSETO – Ebbene si, il mostro televisivo, mediatico, social interattivo con la popolazione, sta funzionando. Ma per chi? La popolazione italiana, inizia a rendersi conto della fattibilità di una tecnologia e di un modo di pensare che forse sarebbe dovuto entrare prima nella quotidianità di tutti noi. Si, perché solo grazie agli ultimi finanziamenti europei ed alle manovre dei vari governi (al netto delle idee assurde proposte dai piani alti di Bruxelles o quantomeno inapplicabili ad alcuni edifici storici) stiamo iniziando a sfruttare il nostro fratello Sole ed i nostri amici Venti. Ma cosa ci permetterebbe di risparmiare ulteriormente l’energia alternativa, adeguando tanti nostri metodi (sbagliati) quotidiani, nella gestione energetica disponibile? Beh, molto, tanto, troppo.
Perché scegliere questa “alternativa”?
Intanto l’energia solare, da sempre ci accompagna ed è fonte di vita per tutte le specie viventi. Noi esseri umani, abbiamo imparato a sfruttarla per trasformarla in energia elettrica, tanto cara per le nostre vite ed indispensabile per la sopravvivenza di moltissimi settori. La scelta deve assolutamente essere l’unica opzione disponibile tranne che non si decida di accorciare la nostra già piccola permanenza su questo pianeta. Sarebbe importante però, oltre all’aspetto tecnico legato anche allo smaltimento del materiale per l’installazione e la conservazione dell’energia elettrica generata, saperla distribuire in modo equo e senza quell’osannato burbero e spesso tanto ambito “lucro” da parte di chi gestisce la rete nazionale ed internazionale.
Saper gestire l’energia elettrica
Tutti però, affinché sia data un’importanza estrema a saper gestire le fonti energetiche, a poterci avvicinare a tali tecnologie, dovremmo documentarci e modificare il nostro modo di essere, le nostre “purtroppo” stupide azioni quotidiane che rendono necessario il dispendio di più risorse fossili. Ecco, dovremmo fare passi più concreti in termini di conoscenza e di importanza di tale soluzione, sfruttare al massimo il periodo solare, avere a disposizione una consulenza tecnica adeguata alle nostre esigenze. Infatti, la corsa al fotovoltaico (non l’unica fonte alternativa), sta solo arricchendo i produttori di celle ed i distributori ma, in tanti casi (direi molti soprattutto utenti domestici), non è chiaro se la produzione o il consumo sono adeguati alle nostre esigenze.
La formazione alle next gen
Questa si. Noi, compreso me, dobbiamo adeguarci e preparare questi ragazzini al saper consumare, al saper gestire le risorse energetiche. Ci vuole tanto impegno per la formazione ma dei traguardi possono essere raggiunti solo se c’è il reale impegno a migliorare il nostro pianeta e ad utilizzare sempre di più o quasi in toto, le risorse alternative o rinnovabili.
Perciò, teniamoci stretta l’amicizia…