GROSSETO – Un sondaggio sul commercio nella provincia grossetana. A proporlo agli esercenti, associati e non, è Confesercenti che vuole così ricomporre un quadro della situazione in Maremma. Il sondaggio verrà realizzato nei prossimi giorni e i risultati potranno essere utili anche agli amministratori pubblici locali per una maggiore consapevolezza del territorio.
Secondo un’indagine di Confesercenti l’inflazione è calata a giugno. La preoccupazione degli esercenti è che la costante erosione dei risparmi faccia calare i consumi. I cittadini si trovano infatti a far fronte a spese obbligate come energia e mutui, e lo fanno attingendo ai risparmi familiari.
In questo scenario, va certamente nella giusta direzione la proroga a settembre degli aiuti in bolletta per le famiglie e le imprese deciso dal Governo, poiché l’urgenza è quella di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e dunque i consumi. Da gennaio ad oggi, infatti, il tasso d’inflazione è passato dal 10 al 6,4%: ciononostante, rileviamo che la decelerazione procede ad un ritmo lento e sostanzialmente, per ora, la previsione di un 5,7% per l’anno non è scalfita, così come la prospettiva che ci vogliano almeno altri due anni per riposizionare la dinamica dei prezzi intorno al 2%.
I dati Istat di giugno confermano, per il secondo mese consecutivo, il progressivo deterioramento del clima di fiducia delle imprese. Mentre la fiducia dei consumatori manda dunque segnali rassicuranti, le imprese appaiono sempre condizionate dal quadro di alta inflazione.
Nella distribuzione tradizionale si rischia una ulteriore uscita di migliaia di imprese. Una ossatura, quella del dettaglio tradizionale, che ha ora più che mai l’esigenza di essere sostenuta con interventi che ne migliorino la competitività e permettano loro di agire in un quadro normativo che non le penalizzi, come avvenuto da decenni a questa parte.
«Confesercenti Grosseto ha deciso di avviare una raccolta per avere un focus preciso sul territorio della provincia maremmana, indirizzato a tutto il settore del commercio di vicinato e pubblici esercizi, associati e non associati» afferma il direttore Confesercenti Andrea Biondi.
I dati della ricerca saranno successivamente resi pubblici attraverso i media locali e resi noti agli amministratori pubblici locali per una maggiore consapevolezza del territorio.