FOLLONICA – Il mese scorso Unione Popolare e Rifondazione Comunista hanno lanciato la raccolta firme per proporre una legge di iniziativa popolare per introdurre un salario minimo di almeno 10 euro all’ora. «A livello nazionale servono 50.000 e siamo sulla buona strada – spiegano Gianluca Quaglierini, segretario circolo Rifondazione Comunista Follonica e Alta Maremma ed Enrico Calossi, capogruppo “Follonica a Sinistra per Andrea Benini” -. A livello follonichese l’iniziativa sta riscuotendo un’attenzione sempre più larga e vogliamo proseguire per raggiungere un obiettivo che dia dignità a tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici».
«Inoltre, nei giorni scorsi, abbiamo raccolto le firme del sindaco di Follonica, Andrea Benini, e del vicesindaco, Andrea Pecorini. Il loro sostegno alla nostra iniziativa di legge popolare è prezioso e ci onora».
«Per questo fine settimana il nostro impegno si triplica. Organizzeremo infatti tre banchetti. I primi due si svolgeranno venerdì 30 al mercato settimanale (dalle 10 alle 12) e poi sabato 1 luglio (dalle 10 alle 13) vicino il supermercato Conad di via Litoranea. Questi due banchetti saranno organizzati in collaborazione con la lista locale Follonica a Sinistra. Il terzo banchetto si svolgerà in contemporanea, sempre sabato 1 luglio dalle 10 alle 13, alla Coop di Bagno di Gavorrano. In questo caso il banchetto sarà organizzato insieme a Sinistra Italiana, alla presenza di alcuni consiglieri comunali recentemente eletti a Gavorrano».
«Ricordiamo che il nostro Paese è l’unico dell’Unione Europea, insieme alla Grecia, a non avere un salario minimo orario legale. Forse proprio per questo l’Italia è anche l’unico Paese della Ue nel quale i salari reali sono diminuiti negli ultimi 30 anni. Introdurre un salario minimo orario è quindi una proposta di dignità e civiltà.Infatti anche altri partiti – Sinistra Italiana, il Movimento 5 Stelle e il Pd – hanno depositato in parlamento iniziative di legge simili. Va benissimo, ma la nostra proposta ha due vantaggi aggiuntivi: da un lato, mira ad indicizzare annualmente il salario all’inflazione reintroducendo una sorta di scala mobile, la cui abolizione negli anni ’80 tanti danni ha fatto agli stipendi; dall’altro lato, spinge i lavoratori ad impegnarsi direttamente, tramite la raccolta delle firme, per migliorare le proprie condizioni di vita reali, senza attendere che altri introducano questa innovazione».
«Capiamo che per altri partiti le priorità sono l’abolizione del superbollo sulle auto di lusso o l’introduzione della flat tax ribassata per i ricchi, però nessun partito potrà dire esplicitamente di essere contrario a questa proposta. Quindi, pur senza dirsi contrari, questi partiti faranno di tutto per oscurare la nostra proposta. Starà a noi dunque essere decisi e moltiplicare le occasioni di raccolta delle firme. Inoltre ricordiamo che è possibile firmare anche nel palazzo comunale di Follonica presso l’ufficio relazioni con il pubblico (Urp)».
Follonica, 28 giugno 2023