SCARLINO – «Mentre i comuni balneari in tutta Italia preparano la stagione turistica un anno per quell’altro, a Scarlino l’unica cosa che si ripete puntuale sono i ritardi del Comune colto di sorpresa dall’arrivo della bella stagione e costretto a rincorrere disservizi organizzativi, pronto solamente con nuovi balzelli (vedi l’anticipazione del ticket parcheggi da aprile) per trovarsi a giugno con le obliteratrici difettose come nell’ultimo week-end portando solo multe agli utenti inferociti».
A dirlo sono i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme in una nota
«Le cose da fare non sarebbero molte – affermano – e sempre le stesse ogni anno, basterebbe buona volontà e capacità di programmazione invece con la gestione Travison anche le buone iniziative quali il servizio controllo spiagge affidato nel 2019 alla Polizia municipale a bordo di una piccola auto elettrica, è stato solo un fuoco di paglia scomparso nel nulla insieme alla vettura che giace ad arrugginire ai cantieri comunali. Cosi come è peggiorato il piano collettivo di salvamento oggi pagato solamente dai concessionari privati senza contributo del comune (come accadeva in passato) ciò logicamente ha visto diminuire le postazioni dei bagnini e di conseguenza la sicurezza stessa».
«Ma la nota dolente rimangono i parcheggi, con il posizionamento dei guard-rail sulla provinciale delle Collacchie si corse ai ripari istituendo aree di sosta lungo costa con il duplice scopo di offrire un servizio e rimpinguare le casse comunali. Oltre al parcheggio della Corte dei Tusci (in questi giorni ridimensionato per la presenza dei nuovi cassonetti che, forse, con un adeguata pianificazione potevano essere messi in altro luogo), nacque quello dietro al distributore Butelli raddoppiabile nei periodi di punta con ordinanza sindacale (oggi puntualmente in ritardo) fino a quello dietro la Polveriera scomparso lo scorso anno con enorme rammarico degli utenti».
«Se tale area era privata lo era anche nel 2019/20 quando l’amministrazione Travison ne ha usufruito senza curarsi della scadenza contrattuale né pensare ad una proroga anziché andare in contenzioso con la proprietà, quindi cara sindaca non pianga sul latte versato scaricando le colpe sugli altri (suo sport preferito) che a suo tempo avevano trovato la soluzione al problema, cosa che invece lei non è riuscita a trovare. Dopo le critiche da parte di tutte le opposizioni per i disservizi nel ponte del due giugno, pare che si cerchi di correre ai ripari pensando all’uovo di Colombo, cioè un terreno nei dintorni della Polveriera (in concessione ad un privato che ne cederebbe una parte al comune) per alleviare le pene dei poveri bagnanti».
«Se questo fosse stato programmato per tempo si sarebbe potuto cercare la collaborazione del Consorzio dei balneari per la cogestione del nuovo spazio chiedendo al privato di partecipare ai costi di manutenzione in cambio di una parte di posti auto riservati agli ospiti delle spiagge attrezzate e metà all’uso pubblico gratuito (come giusto premio ai coraggiosi frequentatori imperterriti). Invece i costi ricadranno tutti sulla collettività come sempre, quindi soltanto per il bene dei turisti che nonostante tutto continuano a frequentare il nostro litorale, auspichiamo che comunque questa previsione si realizzi anche se in ritardo cronico forse nel mese di agosto».