Il tempo in cui il costo del denaro era ai minimi storici sembra ormai un lontano ricordo e, con l’aumento dei tassi d’interesse determinato dalla Banca Centrale Europea, la domanda sorge spontanea: conviene ancora accendere un mutuo oppure è meglio scegliere l’affitto?
La fotografia del mercato immobiliare toscano scattata da Fiaip (Federazione degli agenti immobiliari professionali) nel 2022 rileva un numero di transazioni superiore alle aspettative, sia per quanto riguarda le prime case sia gli immobili a scopo di investimento, e conferma che gli italiano considerano l’investimento nel mattone una buona soluzione.
A Grosseto il mutuo batte l’affitto: il confronto
A quantificare la convenienza dell’acquisto rispetto all’affitto è il Centro Studi di www.telemutuo.it, sito comparatore di mutui online pioniere in Italia, che ha condotto una simulazione prendendo in considerazione un appartamento da 80 mq a Grosseto. Questa tipologia di immobile in città ha un costo medio di acquisto di 184.000 euro (2.300 euro/mq) e, in alternativa, un valore medio di locazione pari a 800 euro al mese. Nel caso di un mutuo all’80%, quindi con un valore finanziato di 147.200 euro (TAN fisso +3,5%), la rata del mutuo con durata 25 anni è pari a 737 euro al mese, quella del mutuo a 30 anni è di 660 euro al mese. In entrambi i casi è evidente il risparmio considerevole rispetto alla locazione (rispettivamente -7,9% e -17,5% circa).
Quanto si spenderà invece sul lungo periodo? Rimanendo in affitto per 25 anni si ha un totale di 240.000 euro, che salgono a 288.000 euro per 30 anni. Optando invece per l’acquisto dello stesso immobile con mutuo all’80%, si pagheranno rate per un totale di 221.100 euro in un caso e 237.600 euro nell’altro.
Va quindi considerato anche il risparmio di denaro complessivo, a cui si associa il cosiddetto “effetto portafoglio” del mutuo, ovvero il vantaggio della capitalizzazione a un costo addirittura inferiore a quello dell’affitto: -18.900 euro per 25 anni e -50.400 euro per 30 anni, a fronte di un versamento iniziale di circa 37.000 euro per l’accensione del prestito. Tra l’altro nel corso del tempo il canone di locazione è destinato ad aumentare per effetto dell’inflazione, a differenza dell’importo delle rate di un finanziamento a tasso fisso.
Acquistare casa: quali sono i vantaggi
Fin qui i numeri. C’è però un altro capitolo importante, che riguarda i vantaggi non solo economici, ma anche fiscali e patrimoniali, di acquistare casa. Il primo consiste nell’ottenimento della proprietà dell’immobile, che consente di poter monetizzare l’investimento nel futuro, per esempio rivendendo l’abitazione oppure concedendola in affitto a terzi, e garantendosi così una rendita mensile.
Se si tratta della prima casa, poi, ci sono vari vantaggi dal punto di vista fiscale, a partire dalla riduzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Sono invece esenti i giovani under 36 con un indicatore ISEE non superiore a 40.000 euro annui, grazie alle agevolazioni a loro riservate. Oltre a questo, per gli acquisti soggetti a Iva è previsto il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.
Quando conviene affittare
La risposta alla domanda se è meglio il mutuo o l’affitto non è comunque univoca, ma dipende anche dalle singole situazioni. In mancanza di risparmi sufficienti a coprire quanto non erogato dall’istituto di credito all’accensione del finanziamento l’affitto può essere la soluzione più adeguata (ma ci sono anche mutui al 100%), così come se si preferisce non utilizzare la propria liquidità per sostenere le spese iniziali della compravendita.
Sulla scelta di affittare potrebbero anche incidere motivi personali e lavorativi. Soprattutto quando si è ancora molto giovani si potrebbe decidere di restare in affitto nell’attesa di definire meglio il proprio progetto di vita o magari in vista di un trasferimento per motivi professionali in un’altra città. Infine va sottolineato che anche con l’affitto è possibile usufruire del vantaggio di alcune detrazioni fiscali, ma bisogna possedere determinati requisiti sia di età che di reddito.