FOLLONICA – L’Ilva rappresenta per la città di Follonica il nucleo fondativo e la memoria storica dell’intera comunità. Per salvaguardare e valorizzare questo importante patrimonio, il gruppo di architetti NuvolaB ha preparato un master plan legato al progetto NextIlva a valere sul programma regionale Fondo sociale europeo plus 2021-2027.
Follonica è il primo Comune tra i dieci che la Regione Toscana ha ritenuto finanziabili per l’utilizzo dei fondi europei della programmazione Ue 2021-2027. La proposta progettuale ha un costo totale di 10 milioni di euro, di cui il 20 percento viene coperto dalla quota di cofinanziamento da parte del Comune. Il comune di Follonica ha partecipato a una manifestazione di interesse per la rigenerazione urbana con un progetto per completare il recupero dell’area della città fabbrica e ha ottenuto l’importante finanziamento risultando prima nella graduatoria regionale. Il processo di tutela e di riconversione ha avuto origine nei primi anni successivi alla chiusura dello stabilimento, nel 1960, e oggi si è arrivati ad un piano di recupero che interessa tutta l’area.
Il progetto si sviluppa partendo dal presupposto fondamentale che l’area Ilva costituisce un comparto urbano unico e complesso, in cui le diverse funzioni si integrano e completano, si autoalimentano e si sostengono. La proposta progettuale vuole pertanto creare nuove e profonde connessioni, affiancando alle funzioni culturali e di servizio già presenti, funzioni sociali, abitative, ricettive, formative, sportive, puntando sull’accoglienza e l’inclusione, che unitamente al recupero degli spazi quali luoghi di incontro e di scambio, consenta a tutti e tutte di vivere questo luogo quotidianamente.
Ieri pomeriggio, venerdì 23 giugno, il progetto è stato presentato alla città dal gruppo di architetti e l’assessora Barbara Catalani ha accompagnato i presenti in una passeggiata attraverso l’Ilva, per guardare da vicino i luoghi interessati dal master plan. L’evento ha visto la presenza di molte persone, dal mondo della scuola all’associazionismo fino ai professionisti di vari settori. Di seguito la presentazione del progetto.
La piazza del Teatro
La piazza del Teatro è uno degli spazi aperti dimensionalmente più estesi componendosi di più ambiti che vanno a definire lo spazio pubblico. Si tratta di progettare uno spazio pubblico in cui convivano la funzione a parcheggio, che è importante mantenere almeno a servizio del teatro, la funzione propria della piazza cittadina come spazio di aggregazione, convivialità e relazione connettendo tutte le pertinenze degli edifici che vi si affacciano. Il grande spazio centrale viene ridisegnato, accostando pavimentazioni diverse che definiscono le varie zone riducendo la scala percepita dello spazio aperto. Le auto vengono allontanate dai fronti dei fabbricati, il prospetto dei Forni delle Ringrane viene liberato e restituito allo spazio pubblico nella sua interezza. Lo spazio centrale della piazza del teatro viene caratterizzato da una serie di arredi urbani mobili che garantiscono un uso differenziato e flessibile dello spazio aperto facilmente adattabile alle varie esigenze richieste dalla comunità. La corte aperta in corrispondenza dell’Officina Cilindri verrà utilizzata per espandere le proprie attività anche all’aperto. La piazza viene delimitata su due lati da una maglia di alberi che costruisce un fronte vegetale omogeneo lungo i fronti delle Case dei Lavoranti e il prospetto laterale della Fonderia 1 definendo delle zone ombreggiate.
Le case dei lavoranti
Il recupero delle Case dei Lavoranti si pone l’obiettivo di creare uno spazio dinamico all’interno dell’area. La funzione residenziale del Case dei Lavoranti sarà mantenuta attraverso la realizzazione di abitazioni a destinazione sociale. Il piano terra del corpo di fabbrica su due livelli sarà invece destinato ad accogliere piccole attività artigianali costruendo un mix innovativo di relazioni tra spazi dell’abitare e spazi del lavoro. Il mondo del lavoro che ha dato forma all’Ilva continuerà così ad essere presente in forme nuove ed attualizzate vitalizzando questi luoghi e contribuendo a farli riemergere dall’attuale isolamento e degrado
La centrale elettrica
L’ ex centrale elettrica sarà destinata ad ospitare uno spazio dedicata alla diffusione dell’enogastronomia locale ed andrà a completare l’offerta ricettiva del comparto Ilva. L’inserimento di una funzione attrattiva, in quest’area del comparto, attualmente poco frequentata e quindi trascurata, consentirà la riappropriazione di questi spazi da parte della comunità. Questa funzione, che aggiunge un elemento fondamentale all’offerta culturale e ricettiva del progetto sarà facilmente raggiungibile dall’Ostello, dalla Scuola di Musica, dal Teatro e anche direttamente dal percorso ciclopedonale lungo il parco del Fosso Petraia
La piazza dello sport
Lo spazio retrostante l’edificio che oggi ospita la scuola media sarà la futura piazza dello sport. Oggi l’area ospita un campo da basket ma nel master plan le aree dedicate alle attività saranno molte e diversificate. Verranno inseriti tappeti di materiali vari, per individuare diverse funzioni: il basket avrà il cemento, un’area per i più piccoli sarà realizzata con pavimentazioni morbide, ci sarà poi un’area in terra battuta dove si troveranno i tavoli da ping pong. Funzioni varie, tutte connesse al tema dello sport. Nella piazza verrà interdetto il traffico alle auto e questo permetterà di mettere in relazione in modo chiaro anche gli altri due edifici presenti nell’area: l’ex falegnameria, dove andranno le associazioni culturali e l’Università dell’età libera, e l’ostello. Gli edifici avranno infatti gli ingressi connessi alla piazza dello sport.