ORBETELLO – «Ci risiamo. Dopo l’ex idroscalo ed il parco delle crociere, per l’ennesimo anno consecutivo ci troviamo a dover fronteggiare l’ “emergenza garzette” in Piazza Cortesini, in pieno centro cittadino. Il fenomeno, che se saputo sfruttare e valorizzare avrebbe attratto appassionati e curiosi per la sua estrema rarità in ambienti urbani, sta creando, allo stato attuale, solo danni».
A dirlo i Giovani democratici di Orbetello in una nota.
«Una distesa di guano – spiegano -, uova schiuse e carcasse d’uccello ricopre interamente l’area, costringendo le persone a fare il giro largo (passando praticamente in mezzo alla strada) per non essere bersaglio di escrementi e per la puzza di putrefazione che non consente l’avvicinamento. Il guano è peraltro estremamente corrosivo, rischiando di rovinare irrimediabilmente il monumento, le panchine, i lampioni, la pavimentazione, le aiuole, le auto parcheggiate, le pertinenze della attività che circondano la piazza».
«Ma il danno non è certo solo estetico; vi sono bar e ristoranti che si trovano a dover correre ai ripari a proprie spese, istallando ad esempio ombrelloni grandi quanto il perimetro del loro suolo di concessione per permettere a tutti clienti di consumare senza il rischio di trovarsi del guano nel piatto. E ancora, l’immagine che sta dando Orbetello di sé con questa triste vicenda, è l’immagine di un paese indecoroso, completamente abbandonato a sé stesso, in cui i turisti sono costretti a passeggiare con il fazzoletto sulla bocca e i cittadini a scusarsi per l’inconveniente. Ora, la domanda sorge spontanea: l’amministrazione dov’è»?
«Il sindaco e l’assessore Minucci hanno pubblicato sui social una serie di “prove” documentali con l’intento non di risolvere il problema, ma di smentire chi li accusa di negligenza. La verità è che l’amministrazione si è mossa tardi e male, ordinando (e quindi ricevendo) i dissuasori quando ormai le garzette avevano nidificato e – quindi – non erano più allontanabili. Non si può certo appellarsi, come si è fatto con l’emergenza moscerini, all’imprevedibilità del fenomeno; né è possibile negare lo spreco di denaro pubblico rassicurando i cittadini che prima o poi quei dissuasori verranno sperimentati e – se efficaci – utilizzati. L’emergenza è adesso, e per adesso quei soldi sono buttati».
«Si è pensato allora di concentrarsi sugli effetti anziché sulla causa, attivando invano degli interventi di igienizzazione (quotidiana??) che secondo i nostri amministratori manterrebbero la situazione “decorosa”; ma se la concezione di “decoro urbano” è la stessa per tutti, Piazza Cortesini non solo non rientra in questa definizione, ma anzi va incontro ad un serio pericolo sanitario. Il sindaco a questo punto dovrebbe attivarsi per l’effettuazione di immediate valutazioni igienico-sanitarie in loco e, se del caso, procedere nel modo in cui la legge gli consente di fare».