GROSSETO – Che aspetto avrà l’Ilva del futuro? Per rispondere a questa domanda e presentare l’importante lavoro che è in corso di realizzazione, venerdì prossimo, 23 giugno, dalle 18 in Fonderia Uno, verrà organizzata la presentazione del master plan realizzato dal gruppo di architetti NuvolaB. In questa occasione verrà anche lanciato il processo di co-design e immaginazione civica legato al progetto NextIlva a valere sul Programma regionale Fondo sociale europeo plus 2021-2027.
Il pomeriggio inizierà con i saluti dell’Amministrazione comunale con un’introduzione dell’assessora Barbara Catalani, seguirà la presentazione del masterplan, che interessa la gran parte degli edifici dell’Ilva ancora da sistemare, e del processo di co-design e immaginazione civica a cura di Codesign Toscana. Alle 19 verrà invece organizzata una passeggiata esplorativa nell’Ilva per mappare i suoi spazi e immaginare collettivamente i suoi futuri (i partecipanti, divisi in gruppi, saranno dotati di uno strumento esplorativo disegnato da Codesign Toscana) Infine, alle 19.45 verrà organizzato un momento conviviale con MeloSgrano street food e con interventi musicali della Scuola di Musica Comunale e la partecipazione della Web Radio Arcobaleno, della Arcobaleno cooperativa sociale.
«L’Ilva di domani ce la siamo immaginata aperta, verde, rivolta al futuro ma con il suo passato sempre ben presente – dice l’assessora Barbara Catalani – Sono questi gli spunti che abbiamo dato agli architetti di NuvolaB che hanno lavorato al masterplan. Si tratta di un lavoro veramente imponente, che interessa molti degli edifici contenuti all’interno delle mura magonali per circa sei ettari, e che porta a compimento un processo iniziato molti anni fa. Un lavoro corale, del quale andiamo molto fieri, svolto ascoltando le realtà più disparate: dal mondo della scuola, passando per i cittadini e le cittadine, fino alle realtà culturali che in questi anni hanno ripopolato l’area. L’intenzione è stata quella di far convivere in continua integrazione e dialogo funzioni di tipo ricettivo, come un ostello o una foresteria, di tipo ristorativo e produttivo, come botteghe artigiane e spazi per la libera professione, ma anche di tipo residenziale e, ovviamente, di tipo culturale, formativo e sportivo. Invitiamo la cittadinanza a partecipare a questo incontro».