FOLLONICA – «Follonica città di mare, ma anche amara. Infatti con l’avvento della stagione estiva, come ogni anno, da decenni a questa parte, i cittadini follonichesi ed i primi turisti tornano a ricordarsi, e soprattutto a sentire, l’amaro adagio estivo dei miasmi cittadini».
Così il consigliere comunale Danilo Baietti (Fratelli d’Italia) in una nota.
«Dalla Gora, al depuratore di Campo Cangino, fino al sistema fognario in alcuni tratti del centro cittadino, questa è la cartolina di una città che dovrebbe vivere di turismo, ma che viene invece gestita da una amministrazione incapace di dare risposte.
L’alveo della Gora è ormai invaso dalla vegetazione, in palese stato di completo abbandono; nell’incuranza dei nostri amministratori locali, che non si preoccupano evidentemente né del potenziale rallentamento del deflusso dell’acqua in caso di eventi atmosferici estremi, né dell’aspetto igienico: infatti risulta del primo maggio la segnalazione di uno dei proprietari degli immobili su via della Repubblica, che pubblicamente, sul sito “Segnalazione Guasti”, lamenta di come l’incontrollata vegetazione non solo entri all’interno della sua proprietà, ma come faccia da ponte per ratti e serpenti, che ahimè, imperversano in tutta la città».
«A questa situazione si sommano, di conseguenza anche i miasmi nel tratto della foce. Da un lato, i versamenti dalle pompe di sollevamento delle fognature, dall’altra, l’ingresso di alghe nell’alveo che,con l’insabbiamento della foce, vanno in putrefazione emanando miasmi per tutta la città. Per questo gli interventi di pulizia della Gora e di ripristino della foce devono essere tempestivi, proprio per impedire che tale catena di eventi si metta in moto e si arrivi alle condizioni vergognose in cui invece si arriva tutti i sacrosanti anni. Ma, ahimè, è proprio la zona sud della città a soffrire maggiormente di miasmi, infatti basta spostarsi di nemmeno due chilometri che si arriva all’annosa questione del depuratore di Campo Cangino».
«In questo caso l’amministrazione di Follonica ha dimostrato a tutti quanto sia inutile il ruggito di un coniglio. Nelle prime settimane estive del 2019, con l’ormai arcinota manomissione del depuratore che produceva i suoi maleodoranti effetti in tutta Cassarello, la giunta sembrava disposta ad immolarsi per la città contro i responsabili di tale situazione, tranne poi decidere di non portare in tribunale chi aveva, senza autorizzazione, manomesso un bene comunale e danneggiato migliaia di cittadini con i miasmi, accontentandosi delle promesse di un nuovo depuratore ultra tecnologico e ipercostoso. Progetto che ad oggi ancora non ha trovato finanziamento nei bilanci di Acquedotto del Fiora, e che nemmeno è stato inserito nelle progettazioni del Pnrr.
Passano gli anni, si avvicendano le giunte, ma il centrosinistra follonichese continua a non dare risposte ai problemi della città».