ISTIA D’OMBONRE – I risultati dell’autopsia sul corpo di Giuseppina De Francesco, 76 anni, uccisa nella villa a Istia d’Ombrone, hanno svelato una scena agghiacciante. La prima ricostruzione rivela una serie di colpi mortali inferti con estrema violenza, che hanno portato la vittima allo svenimento e successivamente alla morte.
Non è stata individuata una ferita mortale specifica, ma numerosi colpi hanno causato lesioni profonde e una significativa perdita di sangue, soprattutto alla testa, a causa dei numerosi tagli superficiali.
L’immagine che emerge dalle indagini è quella di un omicidio efferato, perpetrato da una o più persone che hanno attaccato senza pietà l’anziana donna inerme. La brutalità degli attacchi ha portato alla morte della vittima. La presenza di sangue e i segni di tagli superficiali indicano possibili sevizie, forse inflitte con una ferocia tale da far perdere conoscenza alla vittima.
Quando i soccorritori sono giunti sulla scena, hanno trovato Giuseppina De Francesco riversa a terra, immersa nel sangue, di fronte a un armadio al secondo piano della villa di Istia. Non sono state riscontrate ferite profonde da coltello, ma numerosi tagli che potrebbero essere stati causati dai frammenti di uno specchio rotto. Non si esclude la possibilità che la vittima sia stata spinta contro lo specchio e poi attaccata quando era già priva di conoscenza.
Le indagini sono ancora in corso: il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo, sta cercando di ricostruire tutti gli elementi di questo complesso puzzle.
Al momento, l’unica testimone dell’aggressione mortale risulta essere Benedetta Marzocchi, figlia cinquantenne della vittima che resta ricoverata in psichiatria all’ospedale Misericordia di Grosseto. È stata lei a chiamare il padre e a dare l’allarme. Il pm Melchionna dovrà interrogarla solo una volta che i medici le daranno il permesso di sostenere un colloquio. Questo potrebbe rivelarsi fondamentale per far progredire le indagini e cercare di individuare gli autori di questo violento omicidio, ancora sconosciuti.