FIRENZE – A Firenze è in corso la ricerca di una bambina di cinque anni, Cataleya Alvarez, soprannominata Cata dagli amici e parenti, che risulta scomparsa dal sabato 10 giugno. Le ricerche della piccola, di origine peruviana, sono state condotte per tutta la notte. L’incidente si è verificato intorno alle 13 nella zona di Novoli, dove la bambina vive. I genitori hanno subito presentato denuncia ai carabinieri quando hanno scoperto la sua scomparsa. Al momento della sparizione, la bambina indossava una maglietta bianca e pantaloni viola.
Chiunque avesse notizie anche nel resto della Toscana è pregato di rivolgersi alle forze dell’ordine.
Secondo le prime informazioni, la bimba è scomparsa dalla sua residenza, un edificio occupato tra via Maragliano e via Boccherini noto come ex hotel Astor, mentre la madre era al lavoro. Al suo ritorno, la donna non ha trovato la piccola. I militari hanno ispezionato l’edificio e le strade circostanti più volte, anche con l’ausilio di unità cinofile provenienti dalla Vab e dall’Arma, inviate appositamente da Milano. È ancora da determinare, attraverso un’analisi approfondita delle immagini delle telecamere della zona, se la bambina si sia allontanata dall’edificio. Inizialmente, sembra che la piccola sia uscita da un cortile del palazzo per poi rientrarvi, ma l’edificio potrebbe avere almeno un’altra uscita. Nel frattempo, i cani molecolari hanno perlustrato l’ampia zona urbana intorno all’edificio dove la bambina vive, ma senza esito positivo. Sono stati coinvolti anche i vigili del fuoco di Firenze, che hanno ispezionato la riva del vicino fiume Mugnone, ma senza successo. Tre reparti dei carabinieri sono coinvolti nelle indagini e nelle ricerche: la stazione di Santa Maria Novella, il nucleo operativo e il nucleo investigativo.
La madre ha seguito le ricerche per tutta la notte, rimanendo per strada o sulla soglia dell’edificio insieme ad altre persone della stessa nazionalità. Ha anche girato per il quartiere chiamando ad alta voce il nome della bambina. Nel frattempo, è iniziata una diffusione dell’appello tramite i social media, condividendo la foto della piccola che ha capelli e occhi scuri.