RISPESCIA – 250 partecipanti da 17 regioni d’Italia, 30 i vini selezionati, tutti rigorosamente biologici e biodinamici, 2 i premi speciali assegnati (“Sostenibilità 2021” e “Agricoltura eroica 2023”): sono questi, in sintesi, i numeri della XXXI edizione della Rassegna degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici organizzata oggi da Legambiente a Rispescia, in provincia Grosseto, nel cuore della Maremma luogo in cui ogni anno si svolge anche Festambiente, la manifestazione nazionale dell’associazione ambientalista. Viticoltura, agroecologia e filiera del biologico i tre grandi temi al centro della Rassega nazionale di degustazione, un appuntamento che ormai da 31 anni è un importante punto di riferimento e una leva per la transizione del settore vitivinicolo made in Italy. Proprio per questi motivi la Rassegna nazionale, che rende la Maremma per un giorno Capitale del vino biologico e biodinamico della Penisola, è stata anche inserita tra le esperienze virtuose e i progetti che Legambiente sta raccontando con la campagna itinerante “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale”, un viaggio lungo l’Italia, da maggio a novembre, che accompagnerà il percorso associativo verso il XII Congresso nazionale, il tutto raccontato sul sito cantieridellatransizione.legambiente.it
Nata nel 1990, la Rassegna degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici è la manifestazione più longeva ancora in vita in questo settore in Italia. Un’iniziativa pensata e creata per valorizzare i vini biologici di qualità e promuovere i produttori italiani ed europei del settore. Un percorso che si è dimostrato strategico per la transizione verso il bio del settore vitivinicolo, considerando che nei primi anni del Novanta la conoscenza del biologico non era quella di adesso e alcuni vini risultavano addirittura ossidati. Nel corso del tempo, le cose sono cambiate e questa tipologia di vino si è trasformata in una delle fette di mercato più interessanti e promettenti. Ideata da Giancarlo Scalabrelli, professore ordinario di Viticoltura della facoltà di Agraria dell’Università di Pisa (venuto a mancare nel 2020), la rassegna degustazione, tra le altre cose, è stata protagonista di Expo 2015 di Milano in cui si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vini selezionati dell’edizione in corso.
Oltre alla consegna dei riconoscimenti ai produttori dei 30 vini (qua l’elenco dei vini selezionati) che una commissione formata da tecnici ed esperti degustatori, tramite degustazione cieca, ha selezionato previa anonimizzazione dei campioni, nel corso dell’evento di oggi si è tenuto anche l’incontro – trasmesso sui canali social e sul sito web di Legambiente agricoltura – dal titolo “Dall’agroecologia e la filiera del biologico, la risposta alla sfida della crisi ambientale e climatica e alla competitività del sistema agroalimentare italiano”. All’incontro hanno partecipato: Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente; Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana; Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente agricoltura; Mirko Carloni, presidente Commissione agricoltura della Camera dei Deputati; Maria Chiara Gadda, vicepresidente Commissione agricoltura della Camera dei Deputati; Leonardo Marras, assessore al turismo della Regione Toscana; Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto; Gianluca Gallo, assessore alle politiche agricole e allo sviluppo agroalimentare della Regione Calabria; Angelo Frascarelli, presidente ISMEA; Giuseppe Ferroni, Università di Pisa; Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio; Domenico Genovesi, consigliere Associazione per l’agricoltura biodinamica; Angelo Radica, presidente “Città del vino”; Claudio Gallerani, presidente COPROB; Davide Vernocchi, presidente Apo Conerpo; Giorgio Baracani, presidente Conapi; Marco Santori, Alce Nero; Daniela Sciarra, responsabile formazione Bonifiche Ferraresi; Roberto Stucchi Prinetti, presidente bio distretto “Chianti”.
Realizzata in collaborazione con il corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Pisa e con la media-partnership de La Nuova Ecologia, l’iniziativa rappresenta un’esperienza importante, che ha indiscutibilmente contribuito al raggiungimento dei traguardi rilevanti tagliati dal vino bio italiano. Basti pensare che il numero complessivo di cantine coinvolte nella produzione di vino biologico in Italia nel 2021 ha raggiunto quota 2.139 (fonte Nomisma).
“Anche quest’anno – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – torniamo a Rispescia (Gr) per celebrare il vino biologico italiano e dimostrare che, affinché la transizione sia reale, è fondamentale non mollare mai la presa e, come nel caso della rassegna degustazione giunta alla sua XXXI edizione, essere addirittura pionieri. Quella della rassegna degustazione è una storia che viene da lontano e che racconta di un settore che, fino a qualche decennio fa, difficilmente avrebbe potuto immaginare un mercato orientato al biologico come quello attuale. Una rivoluzione a cui abbiamo contribuito e che, di diritto, fa parte del percorso che, da Nord a Sud dello Stivale, ci accompagnerà al prossimo congresso nazionale. Un cantiere della transizione che ha fatto la propria parte nel raggiungimento di risultati strategici come, tra gli altri, la legge sul biologico. Adesso, serve alzare ulteriormente l’asticella: il Governo lavori per rendere la transizione in agricoltura economicamente sostenibile e permetta di contare su misure e strumenti attraverso cui fare fronte alle conseguenze della crisi climatica. Il cammino della transizione ecologica dal campo alla tavola prosegua spedito.”
“Allo scopo di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Europa con le strategie From farm to fork e Biodiversità 2030 – ha aggiunto Angelo Gentili, responsabile Legambiente agricoltura – è fondamentale garantire un sostegno concreto a chi sceglie di imboccare la strada della sostenibilità. I vigneti bio in Italia hanno raggiunto quota 128.000 ettari, pari al 19% della superficie vitata totale. Quella italiana è la percentuale più alta in Europa e nel mondo. Alla luce di questi dati, appare chiara la necessità di ingranare la giusta marcia e di fare in modo che questo virtuosismo made in Italy possa continuare la propria corsa. La rassegna degustazione va esattamente in questa direzione, premiando e valorizzando i migliori vini biologici e biodinamici del Paese, incoraggiando a fare sempre di più e meglio sia in fatto di sostegno alla buona agricoltura che di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici. I 250 partecipanti e i 32 vini selezionati sono la dimostrazione che siamo a buon punto.”
“A oggi – ha spiegato Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – nella nostra Regione sono 225.295 gli ettari certificati bio, pari al 34% della superficie agricola regionale. Gli operatori bio attivi a livello regionale nel 2021 erano invece 6974 (+16,5% rispetto all’anno precedente). Anche il settore vitivinicolo segue questo trend (+9,2%) e si conferma punta di diamante di un territorio che ha le carte in regola per divenire un modello riconosciuto di sostenibilità. Non a caso, la rassegna nazionale di degustazione ha casa in Maremma, in cui sta prendendo forma l’omonimo biodistretto. Aver dato il via al tour toscano dei cantieri per la transizione ecologica di Legambiente proprio in questo fazzoletto di terra, con questo bellissimo evento ha un valore cruciale per l’associazione anche perché, attraverso i migliori vini del nostro Paese, raccontiamo territori, paesaggi, esperienze imprenditoriali che sono il tessuto connettivo della bellezza italiana apprezzata nel mondo.”
Premio Sostenibilità 2023 e Agricoltura 2023: Nell’ambito dell’iniziativa, l’associazione ha consegnato anche due riconoscimenti speciali (Sostenibilità 2023, Agricoltura eroica 2023). Tutte le informazioni su agricoltura.legambiente.it e www.festambiente.it.