GROSSETO – Raggiunge le 900 iscrizioni l’hub di prima accoglienza del Comune di Grosseto, nato per far fronte all’emergenza della popolazione ucraina. Come reso noto dalla Protezione civile del Comune, in questi giorni sono stati infatti registrati 900 cittadini ucraini, dei quali 666 donne (485 maggiorenni, 181 minorenni) e 234 uomini (63 maggiorenni, 171 minorenni), con un picco di accoglienza nel mese di marzo 2022, in cui sono stati registrati 525 arrivi.
A seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, proclamata lo scorso 7 marzo, il Comune si è da subito attivato per assicurare soccorso ed assistenza alla popolazione ucraina presente sul territorio. L’attività di ricevimento di ucraini, arrivati con ogni mezzo in città, ha visto i volontari coinvolti in operazioni, oltre che di accoglienza, di assistenza ai minori, a persone malate o fragili, ad animali da compagnia e alla sistemazione dei nuclei familiari presso strutture di vario tipo.
L’hub alla “Sala pace”, rimasto aperto dai primi di marzo 2022 fino alla fine di maggio 2022, ha visto la presenza fissa di personale del servizio “Protezione civile” comunale, addetti dell’Usl Toscana Sud Est, volontari e due traduttrici di madre lingua della Coop di Arezzo Oxfam Italia Onlus.
A partire dal 1 febbraio 2023 la sede dell’hub di prima accoglienza è poi stata spostata in centro storico nel Palazzo comunale, in un locale appositamente dedicato al piano terra, con apertura il mercoledì mattina dalle 9 alle 12:30. Quest’ultimo, rimarrà in funzione fino alla fine dell’anno. Le attività svolte vengono tutt’oggi portate avanti in stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura di Grosseto, sotto il coordinamento della Regione Toscana.
«Continuano incessantemente le operazioni di carattere amministrativo per la registrazione degli ospiti di nazionalità ucraina in arrivo, non solo nel nostro territorio, ma anche negli altri Comuni della Maremma – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Protezione civile Riccardo Megale -. Il nostro hub, oltre ad essere di interesse provinciale, è ad oggi l’unico in Toscana ancora fisicamente aperto al pubblico e operativo. Come Amministrazione, siamo felici di aver dato una mano a così tante famiglie vittime di una tragedia ancora in corso».