FOLLONICA – Pecore, pappagalli, criceti, coniglia. Tutti gli abitanti di una fattoria didattica che non hanno più dove stare. «Sono relegati in due stanzette, non ci sono le condizioni ideali di vita, rischiano di morire tutti» afferma la presidente del comitato pastori d’Italia Mirella Pastorelli.
«Sono stata contattata dall’ allevatore Cristian Ferlini, residente in Follonica località podere Sant’Emilio. L’uomo aveva allestito una fattoria didattica, ma è stato sfrattato e ora tutti gli animali vivono ammassati in due stanzette di proprietà dell’uomo. Compreso il gregge, il quale deve pascolare in soli 800 metri, perché a breve il proprietario del podere, che ha già dato lo sfratto, impedirà il pascolo nei suoi campi».
«Una situazione che sta mettendo a repentaglio la vita degli animali e di conseguenza la chiusura dell’azienda. Questa situazione necessità di un aiuto da parte di chi ha interesse a salvare un patrimonio che sta finendo, perché gli allevatori troppo spesso sono lasciati da soli a combattere problematiche come questa di Cristian e le predazioni».
Pastorelli fa un appello a chi ha un podere da affittare, ma anche alle istituzioni.
«Il comitato da anni denuncia i problemi delle aziende zootecniche, ma solo adesso si legge sulla stampa un certo allarmismo perché i lupi si stanno avvicinando alle case. Ma quando denunciavamo i casi dei lupi che ormai passeggiavano sulle spiagge e scorrazzavano alle porte dei paesi, dove erano quelli che oggi sono preoccupati? Ormai la zootecnia sta esalando gli ultimi respiri, perché nessuno ha avuto il coraggio di mettersi contro chi, senza conoscere la verità, difende i predatori e ostacola l’approvazione del contenimento, unico mezzo per salvare quel poco che è rimasto della zootecnia. Pertanto oggi non resta che leccarsi le ferite».