FOLLONICA – Venerdì mattina al mercato settimanale e sabato 10 giugno presso la Coop di via Chirici comincerà la raccolta delle firme necessarie per introdurre un salario minimo in Italia. «Questa proposta è lanciata a livello nazionale da Unione Popolare e da Rifondazione Comunista e a livello follonichese sta riscuotendo un’attenzione più larga» affermano da Rifondazione comunista Follonica e Alta Maremma.
«Infatti, il nostro Paese è l’unico dell’Unione Europea, insieme alla Grecia, a non avere un salario minimo orario legale. Forse non a caso l’Italia è anche l’unico Paese della UE dove i salari reali sono diminuiti negli ultimi 30 anni».
«Per questo potremmo dire “Ce lo chiede l’Europa!”. Ma in realtà ce lo chiedono un terzo dei lavori dipendenti che guadagnano meno di quella cifra. Ce lo chiedono le decine di milioni di persone che vivono con meno di 10 euro all’ora di stipendio. Introdurre un salario minimo orario è quindi una proposta di dignità e civiltà» prosegue la nota.
«Tant’è vero che anche altri partiti hanno depositato in parlamento iniziative di legge simili. La nostra proposta però ha due vantaggi. Da un lato, mira ad indicizzare annualmente il salario all’inflazione, reintroducendo una sorta di scala mobile, la cui abolizione negli anni ’80 tanti danni ha fatto agli stipendi. Dall’altro lato, spinge i lavoratori ad impegnarsi direttamente, tramite la raccolta delle firme, per migliorare le proprie condizioni di vita reali, senza attendere da altri che questa innovazione venga introdotta».
«Capiamo che per altri partiti le priorità sono l’abolizione del superbollo sulle auto di lusso o l’introduzione della flat tax ribassata per i ricchi, però nessun partito potrà dire esplicitamente di essere contrario a questa proposta. Quindi, pur senza dirsi contrari, questi partiti faranno di tutto per oscurare la nostra proposta».
«Starà a noi dunque essere caparbi e moltiplicare le occasioni di raccolta delle firme: in questo fine settimana si comincia e andremo avanti per sei mesi con i banchetti di raccolta. Inoltre ricordiamo che è già possibile firmare nel palazzo comunale presso l’ufficio relazioni con il pubblico (Urp)» conclude.