SCARLINO – «“Se Atene piange, Sparta non ride…” se a Scarlino capoluogo la vicenda dei sedili della discordia crea scompiglio fra i residenti del borgo, sulla costa rischia di crearlo la disorganizzazione di quest’amministrazione comunale per il ritardo dei lavori lungo la spiaggia e sul litorale!» a dirlo i gruppi di opposizione Pensiamo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme.
«Per il ponte del due Giugno, che fortunatamente ha visto invaso di turisti il nostro territorio, ci saremmo aspettati un’accoglienza degna di un comune balneare che si rispetti e si faccia trovare pronto per i primi vacanzieri, ma purtroppo non è andata così. La situazione del lungomare è tragica, alle porte dell’estate la spiaggia scarlinese è ancora un cantiere a cielo aperto dove la gente si trova in mezzo ai lavori in corso, fra ruspe, fettuccia bianco/rossa e montagne di sabbia sulla battigia pronte ad accogliere i turisti sbigottiti».
«Le spiagge attrezzate gestite egregiamente dai privati sarebbero state pronte ma hanno subito forti disagi per mancanza e ritardo nella programmazione dei lavori di ripascimento oltre che per il meteo. Il maltempo di maggio e di questi ultimi giorni ha in parte nascosto le gravi lacune ma lo scempio resta tutto, ancora peggio è quello che ci troviamo di fronte nell’interno dove i disagi per i parcheggi sono peggiorati rispetto allo scorso anno».
«Si sente la mancanza di quello grande e comodo della Polveriera chiuso in via definitiva con una staccionata lungo la ciclabile senza traccia di alternative pensate e/o cercate durante l’inverno dal Comune; gli unici due gratuiti, uno dietro al pontile e l’altro alla foce del Canale Solmine, somigliano più a percorsi avventura Camel Trophy (con buche profonde) che a parcheggi, con l’unica preoccupazione dell’Amministrazione comunale rappresentata dall’anticipazione del pagamento ticket già dal primo aprile durante i week-end! Della serie…..facciamo cassa senza erogare servizi essenziali» prosegue l’opposizione.
«Per non parlare dello stato di conservazione della pineta, “Scarlino può, d’intesa con le autorità preposte, attivarsi per il recupero della pineta inserita attualmente nella riserva biogenetica” recitava il programma elettorale; cara Sindaca qualcosa è andato storto o non vi siete attivati? Anzi se lo avete fatto avete peggiorato le cose, perché da quest’anno oltre ai sacrifici ormai noti per i bagnanti del tratto di mare fra Puntone e Follonica c’è un ulteriore novità, gli accessi saranno contingentati costringendo le persone cariche di attrezzatura (ombrelloni, sdraio, ecc) a percorrere centinaia di metri sulla battigia prima di trovare una sistemazione idonea».
«L’accesso alla spiaggia sarà infatti permesso solo in alcuni punti in prossimità degli appositi varchi, al di fuori dei quali (come da cartelli affissi dai Carabinieri del reparto biodiversità di Follonica) si può incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa vigente. Quindi oltre a pagare il parcheggio, fare mezzo chilometro per arrivare al mare, un’ulteriore camminata imposta dai varchi obbligatori… se si sbaglia una virgola si prende anche la multa per calpestamento della duna».
Infine, mentre gli operai delle Bandite hanno lavorato per abbellire e ripulire la pineta all’ingresso di Castiglione della Pescaia, da noi regna il degrado assoluto fra pini caduti e lasciati seccare, vegetazione incolta a rischio incendio ed ogni sorta di balzello per complicare la vita ai turisti e ai frequentatori locali che non avranno altra scelta che spostarsi dal nostro litorale alla ricerca di luoghi più sicuri e meno complicati. Cara sindaca, come si suol dire… tutto a posto e niente in ordine!» conclude la nota.