GROSSETO – 209 anni. tanti sono quelli che oggi festeggia l’Arma dei carabinieri, che per questa importante ricorrenza ha deciso di festeggiare, per la prima volta, nel cuore della città, in piazza Duomo a Grosseto.
La festa è stata l’occasione per premiare il tenente colonnello Marta Ciampelli. La motivazione: “Comandante Nipaf, evidenziando riconosciuta professionalità, spiccato acume investigativo e appassionata abnegazione, conduceva una complessa indagine valorizzata dalla compartecipazione di più reparti, che3 consentiva di disarticolare un’associazione a delinquere dedita a commettere delitti ambientali tra i quali, in particolare, traffico di rifiuti ed inquinamento, nonché abuso d’ufficio e corruzione, aggravata dall’appartenenza di alcuni indagati ad associazione mafiosa calabrese. L’operazione si concludeva con la denuncia di 19 persone, l’esecuzione di 13 misure cautelari personali, due sequestri preventivi di impianti di digestione di rifiuti e un provvedimento di sequestro per equivalente del valore di oltre 20 milioni di euro”.
Encomio per il maggiore Clemente Cosimo Errico, lgtcs Claudio Capanna, lgt cs Alessio Nerozzi, mar maggiore Fabrizio Falconi con la seguente motivazione “Conduceva complessa attività d’indagine che consentiva di disarticolare un pericoloso sodalizio criminale dedito ai furti ai danni di uffici postali e attività imprenditoriali. L’operazione, sviluppata con prolungate attività tecniche e gravosi servizi esterni, si concludeva con l’arresto di 3 persone, l’applicazione di misure cautelari personali a carico di altre 5 e l’attribuzione a carico dell’organizzazione di oltre 90 furti, riscuotendo il plauso dell’opinione pubblica e contribuendo ad esaltare il prestigio dell’istituzione”.
Inoltre sono stati consegnati gli attestati di merito a Mauro Mazzarino, Sabrina Mandragola e al maresciallo aiutante in congedo Angelo Cutuli, decano dei carabinieri.
Un premio anche ai ragazzi del liceo musicale, del liceo artistico e dell’alberghiero.
Il comandante Giuseppe Adinolfi, in apertura, ha voluto rivolgere un pensiero alle popolazioni dell’Emilia Romagna «così duramente colpite». E Ha ricordato con affetto Fausto Rochira, il carabiniere morto qualche giorno fa in sella alla propria moto. Ha anche voluto commemorare i tanti carabinieri che hanno sacrificato la propria vita, tra cui Salvo D’Acquisto, morto 80 anni fa per salvare un gruppo di civili da un rastrellamento nazista.
Di seguito il discorso del comandante:
Abbiamo attraversato anni caratterizzati dalla pandemia, dalla guerra – tornata nel continente europeo – crisi economiche e umanitarie, repentini cambiamenti climatici, ma sono e devono essere anche gli anni della ripresa e della resilienza, in cui l’arma ha fatto la sua parte per le oltre 16.000 persone che, attraverso il 112 N.U.E., si sono rivolte ai nostri Comandi, cui si aggiungono gli oltre 33.000 cittadini che si sono recati presso le nostre caserme, le circa 32.000 pattuglie che hanno concretizzato la presenza dell’Arma sul territorio. Le 38 Stazioni, le due tenenze e il posto fisso che rappresentano l’Arma della Provincia, ci hanno consentito, al prezzo di 23 militari che hanno riportato lesioni in servizio, di procedere per oltre l’82% dei reati commessi, di cui ben 1.528 scoperti, con l’arresto di 126 e il deferimento a piede libero di 1.772 malviventi, oltre che contribuire con 3.600 uomini ai servizi di ordine pubblico per mantenere la sicurezza in tutti quegli eventi, piccoli e grandi, routinari o eccezionali, talvolta persino oltre i limiti della legalità, che cadenzano o che possono turbare la vita di una comunità.
Ma l’Arma, soprattutto in una Provincia come la nostra, deve essere un organismo dinamico, che cerca di adattarsi continuamente alle mutevoli esigenze della domanda di sicurezza, ed è per questo che, con il coordinamento del nostro Prefetto, la collaborazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, l’Arma ha promosso il varo di un nuovo piano per il controllo coordinato del territorio per la città di Grosseto e le sue frazioni, oltre a predisporre l’organizzazione del servizio e gli orari di apertura al pubblico in maniera tale da favore quanto più possibile la presenza di personale sulle strade.
Inoltre, se il nostro Paese ha imboccato con decisione il sentiero del contenimento della spesa pubblica, del rinnovamento e della sostenibilità ambientale, l’Arma provinciale non si è certo tirata indietro: nell’ultimo anno sono stati varati la costruzione di nuove caserme a Punta Ala, Fonteblanda, Santa Fiora e Grosseto, l’ampliamento delle caserme di Scansano e Porto Santo Stefano, la ristrutturazione di quasi tutti gli altri edifici, l’acquisizione al demanio di altre 6 caserme, operazioni che hanno complessivamente consentito un risparmio annuo per i cittadini di oltre 460.000 euro, cui si aggiunge una riduzione annua del 9% dei consumi energetici, attraverso operazioni di “relamping” e produzione di energia da fonti rinnovabili.
A breve, l’intensa attività di contrasto alla criminalità svolta dall’Arma in Provincia troverà una rappresentazione plastica nella consegna delle ricompense ai militari che si sono maggiormente distinti. Tuttavia, se talvolta i Carabinieri possono vestire i panni dell’”eroe” per chi necessita del loro intervento, i veri eroi del quotidiano sono i cittadini, che ci aiutano e che “fanno i carabinieri” anche solo per un giorno, i nostri anziani e i nostri giovani. pertanto, ai riconoscimenti al nostro personale, seguirà la simbolica premiazione di 2 cittadini che si sono distinti in occasione di una attività con i carabinieri; il carabiniere che da più tempo serve nella provincia (perché i nostri alamari una volta indossati non si tolgono mai!); due gruppi di studenti appartenenti ad importanti realtà scolastiche del nostro territorio. a loro, alla popolazione tutta, va la nostra gratitudine per la fiducia che ogni giorno ci hanno accordato, una messaggio d’amore che ha attraversato la storia appunto per 209 anni e per il quale paghiamo volentieri anche un tributo di sangue, che in questa terra, in anni recenti, è stato incarnato da Antonio Santarelli e Alessandro Giorgioni, a cui va la nostra imperitura gratitudine.
In conclusione, mi rivolgo con un sentimento di autentica riconoscenza a tutti i Carabinieri della Provincia, qui idealmente schierati in ogni loro declinazione: dai Comandanti e Addetti alle Stazioni, passando per gli Sciatori, le Unità Navali e a Cavallo, il Nucleo Radiomobile, i Cinofili, i Reparti Speciali, Carabinieri e Operatori Forestali, Operatori delle Centrali Operative. Sono onorato di essere il vostro Comandante perché Voi fate parte dell’Orgoglio dell’Italia!
VIVA L’ITALIA
VIVA L’ARMA DEI CARABINIERI