FOLLONICA – Nel pomeriggio del 30 maggio i ragazzi di sette classi dell’Istituto Comprensivo “Leopoldo II di Lorena” hanno interpretato e trasmesso un importante messaggio nel loro spettacolo di fine anno scolastico dal titolo “Tutta Colpa di Eva?”. Filo conduttore dello spettacolo tre parole: donna, vita, libertà.
«La classe terza B della scuola secondaria “Arrigo Bugiani”, coordinata da Gianluca Gabriele della compagnia Zaches, ha inscenato una rappresentazione toccante tratta da “Scolpitelo nel vostro cuore” di Liliana Segre sotto la guida della docente Angela Gaeta – dichiarano dall’Istituto -. I ragazzi, con serietà e grande competenza, hanno rappresentato un terribile capitolo della nostra storia. Quindi le tre classi quinte della scuola primaria “Don Milani” hanno eseguito varie canzoni sul tema, tra cui la magistrale interpretazione di “Woman” di John Lennon, diretti dalla maestra Governatori».
«A seguire un gruppo di alunni della quinta A di “Bruno Buozzi” che ha ballato e cantato “I’ll survive” di Gloria Gaynor ed altre canzoni degli anni ‘70, come “Respect” di Aretha Franklin, con intermezzi di scene di vita tra Adamo ed Eva, trattando con leggerezza il tema della donna e del suo ruolo subordinato nella società, grazie alla guida della maestra Rossella Ceccano. La seconda parte della performance ha visto in scena le classi 1a B e 3a E della scuola secondaria di primo grado “Arrigo Bugiani”, guidati dalle docenti Giuseppina Romano, Marina Torlaschi e Rosa Della Porta, dove, sulle note di “Another love”, si sono susseguite scene tratte dall’Antigone di Sofocle».
«Emozionante interpretazione degli alunni delle due classi, che hanno sorpreso il pubblico per la loro professionalità. Antigone, sconfitta dalla cecità di un mondo declinato al maschile, ci ha lasciato in eredità le storie di moderne Antigone, donne iraniane che hanno lottato per i diritti civili e per la conquista della libertà. Quindi, è seguito l’ingresso di alunne vestite di nero con il velo islamico, tristi e consapevoli del crudele destino che accomuna le donne nel loro Paese. I ragazzi sono comparsi, hanno tolto loro lo hijab e lo hanno indossato come cintura partecipando alla loro lotta. Il teatro pieno fino all’ultima fila con un pubblico composto e attento, è scoppiato in applausi e si è alzato in piedi di fronte ad uno spettacolo che ha apprezzato tantissimo».
Sono seguiti gli interventi dell’assessora alla cultura Barbara Catalani che ha ringraziato la scuola per trattare temi del genere con tanta profondità e serietà e la Dirigente che si è mostrata fiera del “Lavoro ben fatto” che ha coniugato passione, professionalità e competenza anche questa volta.