CAMPAGNATICO – «Sagre: a Campagnatico si stanno materializzando i timori di recente ribaditi da Confcommercio Grosseto. Si sta, cioè, riproponendo il modello sbagliato di ristoranti a cielo aperto sottratti per legge divina – o del sindaco locale – a qualsiasi tipo di regolamentazione». Così si legge nella nota di Confcommercio.
«Da quest’anno, poi, a Campagnatico gli organizzatori di sagre – stando a quanto si apprende da alcuni consiglieri comunali – manifestazioni che poco hanno a che fare con le tradizioni del posto e molto, invece, con il business – non dovranno più pagare nemmeno il servizio di raccolta rifiuti. L’appello alla concertazione rivolto al sindaco Pesucci è di fatto caduto nel vuoto posto che dopo una seconda riunione alla quale Confcommercio non ha potuto partecipare per motivi tecnico-logistici, il primo cittadino è voluto andare avanti comunque portando in approvazione il nuovo regolamento comunale sulle attività di somministrazione temporanea».
«Che l’esigenza di andare a dama anche senza la convinta adesione delle associazioni di categoria fosse un obiettivo primario dell’amministrazione comunale lo dimostra il fatto che già da ieri circolano in rete i primi manifesti della “Sagra del maialino baccalà di Arcille”, che stando a quanto pubblicizzato sulla locandina funzionerà solo ed esclusivamente come un ristorante a cielo aperto. Nessun evento della tradizione popolare che sia collegato alla sagra risulta essere pubblicizzato nelle locandine della stessa».
«C’è solo l’esposizione di un menù, peraltro di prodotti generici e che nel caso del baccalà nulla hanno a che vedere con la filiera corta delle produzioni toscane certificata anche dal marchio regionale ‘Vetrina Toscana’. Confcommercio Grosseto auspica che le Forze dell’Ordine, ciascuna per quanto di propria competenza, vogliano vigilare con attenzione sull’applicazione delle norme di sicurezza adottate dagli organizzatori di questa e delle altre sagre si realizzeranno a Campagnatico come altrove, affinché vengano almeno rispettate le regole minime di sanità pubblica e trasparenza fiscale cui tutti i cittadini hanno diritto«.