GROSSETO – Ricami griffati Yo Tuscany ispirati alla creatività dei disegni di ragazze e ragazzi della Fondazione Il Sole coloreranno magliette, shopper, teli da mare e cappellini da baseball della nostra estate.
Tutto è partito dall’entusiasmo e dalla disponibilità di Yoheily Diaz Fajardo e Lucia Vitelli, socie della “Yo Tuscany”, azienda specializzata in ricami fashion per l’alta sartoria. Le due amiche della Fondazione hanno contattato la responsabile del fundraising Tiziana Tenuzzo per proporle una collaborazione all’insegna della creatività che coinvolgesse i frequentatori dell’attività occupazionale.
Ne è nato un progetto originale grazie al quale le due artigiane hanno incontrato una volta alla settimana un gruppo di persone della Fondazione, spiegando loro come si mette a fuoco l’idea e poi si realizza un ricamo fashion per abbellire capi di abbigliamento, asciugamani da spiaggia e mille altri accessori della nostra quotidianità.
«La nostra proposta – spiega Yoheily Diaz Fajardo, titolare della Yo Tuscany – nasce dalla conoscenza del modo in cui lavorano alla Fondazione Il Sole, e dall’intuizione che chi frequenta le sue attività poteva esprimere la propria immaginazione e creatività attraverso i nostri ricami. Dopodiché è stata una conseguenza pensare a una linea di prodotti griffati a marchio congiunto da commercializzare su web esocial, destinando una parte del ricavato alla Fondazione. Creare ti fa sentire vivo e immedesima le persone in ciò che realizzano; i ragazzi esprimono così il proprio potenziale e partecipano alla magia della creatività».
Il laboratorio di arte sartoriale e del ricamo ha già dato ottimi risultati, e presto la gamma degli accessori disponibili sarà presentata in una conferenza stampa, dopodiché inizierà la commercializzazione vera e propria.
«È pleonastico dire con quanto entusiasmo è stato accolto questo progetto – sottolinea Paola De Luca, responsabile dell’attività occupazionale –. Dopo per aver visto come è possibile tradurre un’immagine in un ricamo grazie alla macchina ricamatrice che ci hanno portato in Fondazione Yoheily e Lucia, i ragazzi si sono immedesimati nel ruolo e hanno dato il meglio di sé stessi per progettare i disegni da ricamare. Le prime prove che abbiamo fatto con le magliette sono state davvero molto promettenti, per cui ognuno di loro si disegnerà il proprio capo da indossare. Ma non è finita qui, perché abbiamo l’intenzione di produrre diversi manufatti, dalle magliette alle shopper, per poi venderli su ordinazione».