GROSSETO – Si è svolta a Grosseto la festa regionale della Fipac, la federazione pensionati della Confesercenti.
Dopo l’assemblea provinciale Confesercenti, a cui ha partecipato anche la presidente nazionale Patrizia De Luise, con questa iniziativa si conferma l’attenzione della Confesercenti nazionale e regionale per la Maremma e per l’attività della nostra associazione di categoria.
La giornata è stata suddivisa in due: la mattina un interessante convegno sulle truffe agli anziani come proteggersi dal crimine e dall’isolamento e il pomeriggio un tour guidato della città con Le Orme. Nel mezzo un pranzo all’Eden.
La Festa ha portato a Grosseto delegati e soci Fipac da tutta la Toscana, un modo per far conoscere la nostra città e le bellezze della Maremma.
I carabinieri, attraverso il contributo del tenente colonnello Matteo Orefice, hanno fornito preziosi consigli su come non incorrere in truffatori.
Flavia Martino, psicologa Simurg ricerche ha invece illustrato il progetto “Over to Over – Rafforzare la rete di auto-aiuto per attenuare l’isolamento e la fragilità e per prevenire le truffe agli anziani”, promosso dal Ministero dell’Interno, e realizzato grazie all’integrazione del lavoro di Prefettura, Comune di Grosseto, Coeso Società della Salute, con la collaborazione delle Forze dell’ordine, dell’azienda Usl Toscana sud est e, appunto, della società Simurg Ricerche.
All’incontro hanno partecipato il generale Carlo Corbinelli, consulente sicurezza Confesercenti, Giancluca Naldoni, coordinatore regionale Fipac e rappresentanti del Comune e della Provincia.
Il convegno alla sala Pegaso della Provincia è stato aperto dal presidente provinciale Confesercenti Giovanni Caso, e concluso dal presidente regionale Fipac Alberto Pecchi.
«Abbiamo avuto una serie di interventi molto interessanti con relatori molto preparati. Ci sono stati fatti esempi concreti. Ho visto una sala piena di persone molto interessate. Le truffe sono un fenomeno purtroppo molto diffuso e in costante aumento. Si tratta di una forma di criminalità che colpisce le persone più vulnerabili della società, spesso sole e con poche risorse a disposizione. È importante parlarne per sensibilizzare l’opinione pubblica e fornire un’adeguata assistenza».