ORBETELLO – Ad Orbetello si è tenuto il consiglio comunale sul Piano strutturale con l’adozione del Piano operativo.
«L’opposizione – spiega il gruppo consiliare Alternativa Orbetello – ha potuto analizzare nel dettaglio i documenti presentati anche partecipando alle riunioni della commissione. Peccato che la maggioranza non sia riuscita a organizzare neanche una proiezione di documenti con delle slide, in modo da permettere ai presenti e a chi volesse vedere lo streaming di orientarsi per capire di cosa si stesse dibattendo».
«Ci è risultato evidente come il filo conduttore sia l’edilizia residenziale, come non ci si discosti dalla solita impronta che il centro destra ha dato a questo comune ormai da 30 anni. È impressionante il numero di alloggi nuovi che il comune mette in campo, che sono soltanto seconde case. La politica della seconda casa, che dà esclusivamente rendita al terreno, implica costi di urbanizzazione e nessun ritorno. In questi 5 anni, per la durata del Piano Operativo, non si risponde alle vere necessità, che sarebbero il recupero di aree dismesse, né si dà priorità alle cosiddette zone di completamento come sarebbe opportuno.
Non c’è alcuna traccia delle maggiori questioni del nostro territorio come l’Ex Sitoco, la Sipe Nobel o il Parco dell’Aeronautica di Albinia, tutti siti per la cui sistemazione altri privati chiederanno in futuro altre case in cambio. Nessun accenno alla sistemazione di aree che da tempo attendono risposte e miglioramenti, come ad esempio la Giannella, alla quale non offrono neppure una rete di fognature».
«In questo Piano operativo sono previste 80 case a Fonteblanda, 60 a San Donato, con un consumo di suolo e di acqua che cozzano fortemente con l’idea di economia circolare e riutilizzo previste dal Pnrr ma anche dai principi fondanti di Agenda 2030.
L’Opposizione critica la scelta di portare grandi imbarcazioni a Talamone, e di raddoppiare l’area artigianale di Fonteblanda, quando sappiamo benissimo dei tempi biblici necessari per adattare l’asse viario. Alternativa avrebbe investito su zona artigianale a Talamone stesso».
«E per quanto riguarda le infrastrutture si mantiene un’ottica che era quella dell’autostrada. Si propone una viabilità che strangola Albinia entro un altro cavalcavia e ulteriori rotatorie. In questo Piano Operativo manca una vera prospettiva occupazionale, quelle strutture ricettive che farebbero crescere l’economia».
«E poi il cimitero di Albinia, lo fanno costruire su terreno Privato e da i privati ai privati dichiarato in Consiglio dal Sindaco, in area a rischio idraulico, come la demolizione del silos ex Consorsio per noi valenza industriale architettonica ,in altre citta della Maremma sono stati salvati dentro ad Albinia per noi è un punto fermo rappresenta lo sviluppo, da dove il paese è nato per la presenza e importanza dell’agricoltura,tutto questo per circa 30 Appartamenti forse .Come è anche problematica, a causa rifiuti presenti al momento, l’area Comunale prima di Talamone dove sorgerà il parcheggio per l’entrata al Parco della Maremma».
«Neppure l’ombra di un progetto di ordine sociale, né turistico, né occupazionale, nessuna previsione di mobilità sostenibile, nulla di ciò che sarebbe stato auspicabile e dovuto a una comunità che ha il diritto di provvedere al proprio benessere e non solo a offrire dimora per turisti che sempre meno spendono e a cui sempre meno si offrono attrattive valide e decoro urbano.
Anche gli orti sociali sono passati sotto la falce della giunta Casamenti. Delle sei aree ad oggi esistenti, solo tre rimarranno,si è fatto una discriminazione anche su i box per gli attrezzi “ ridicoli” ,le altre scompariranno e con loro le abitudini e le passioni di cittadini per lo più anziani che avevano nei propri orti rifugio e soddisfazione».
«Tra le 25 Aree di Completamento e le 28 Aree di Trasformazione (vero consumo di suolo), per un totale di 53 ambiti, questi sono gli interventi, tutti aggiuntivi all’esistente: UTOE 1 Talamone – Fonteblanda mq. 13.350; UTOE 3 Piana Centrale mq. 14.750; UTOE 4 Laguna di Orbetello mq. 2.250; UTOE 5 Orbetello – Albinia mq. 34.610; UTOE 6 Ansedonia mq. 1600».
«Con questi numeri la politica dell’amministrazione del centro destra orbetellano, da 30 anni mantiene la stessa visione, una visione miope. Non la scalfiscono neppure i cambiamenti climatici, ormai palesi agli occhi di tutti che ci dimostrano come cementificare abbia dei risvolti imprevedibili, sia a breve che a lungo termine. Poiché questo piano operativo non è altro che uno scempio di consumo di suolo e decine di seconde case, il Gruppo Alternativa non ha partecipato alla votazione e ha abbandonato la seduta del consiglio».