FOLLONICA – «Come ogni anno da più di dieci anni arrivano nel Golfo le Bandiere Blu, segnale inequivocabile di una gestione del turismo balneare degno senza dubbio di rilievo. Sul senza dubbio ci soffermiamo un attimo». A dichiararlo è l’associazione ti tutela ambientale “La duna”.
«Merita ricordare che rimarranno di sicuro i punti dolenti, come il canale che proviene dalla zona industriale del Casone e si butta a mare verso il Puntone oppure la Gora che regala da troppi anni i suoi effluvi e fluidi maleodoranti in mare presso il centro a Follonica. Rimane sempre un mistero sui motivi per cui non si interviene risolutamente sul tratto terminale di questo canale, dove sovente liquidi neri di odore nauseabondo si dirigono lentamente verso il mare, regalando tutti gli anni un divieto di balneazione poco rispettato dalla gente e con poco a vedere con la bandiera blu».
«Negli anni si sono susseguiti impegni, progetti, iniziative e poi all’inizio della stagione balneare (ma non solo) la situazione non cambia mai. Da sfatare anche il luogo comune per cui si spera che piova parecchio per ripulire in parte i 100, 150 metri dal ponte di via Bicocchi alla foce: non è che se i materiali puzzolenti passano in mare finiscono i problemi: sono solo spostati e comunque la Gora continua e continuerà a puzzare».
«La soluzione più semplice per avere almeno una estate o un periodo più o meno lungo di “decenza” non viene presa in considerazione: ripulire, dragare il tratto di cui stiamo parlando dai materiali incriminati. Sarebbe interessante conoscere il motivo per cui non viene fatto. Poi, però, come gli anni passati, si taglia la vegetazione nell’alveo».