GROSSETO – “Cari Putin e Zelensky la guerra non è l’unica via di comunicazione. Diventate amici e andate a giocare insieme. Molti civili potrebbero morire per causa vostra e i bambini che nascono non troverebbero i genitori vivi e dovrebbero vivere da soli senza una famiglia”.
Questo è un breve estratto della lettera indirizzata ai responsabili di Russia e Ucraina che Emanuele, Fabio, Layahn, Lorenzo e Lucio, studenti di classe prima della scuola secondaria “G. Ungaretti” dell’IC Gosseto 3, hanno letto sul palco allestito a Santa Maria degli Angeli per la marcia della pace Perugia-Assisi.
Dal settembre 2021 l’IC Grosseto 3 aderisce alla rete scuole di pace e i ragazzi, guidati dalla dirigente M. Natalia Iiriti, dal referente di progetto Marcello Campomori e dalle docenti Marcantonio, Mercone, Potena, Santoro e Volpi hanno partecipato alla loro prima Marcia. Le loro parole, come quelle di tanti studenti provenienti da ogni parte d’Italia, hanno colpito nel segno.
“Come adulti ci siamo scoperti poveri; di volontà, di idee, di parole convincenti – afferma il professor Campomori -. Se vogliamo attraversare questo periodo storico consegnando il testimone della speranza a chi ci segue, dobbiamo ammettere che abbiamo bisogno di una nuova e vigorosa educazione. Quella ricevuta non ci sta aiutando”.
I ragazzi hanno anche rilasciato una breve intervista a Rainews24 che ha trasmesso il servizio nel pomeriggio. “Il motto della Marcia di quest’anno è trasformare il futuro, attraverso tre parole chiave: Ucraina, Cutro, Romagna – aggiunge la dirigente Iiriti -. Parole che, nel nostro immaginario, si traducono nei termini di guerra, strage, devastazione. Con la lettera a Putin e Zelensky i nostri ragazzi hanno affermato chiaramente che la guerra non è mai una soluzione dei conflitti ma il dialogo, la conoscenza reciproca, l’amicizia fra i popoli possono trasformare una narrazione di egoismo e di morte. Diventate amici è la consegna che raccogliamo da queste giovani voci, che chiedono solo di essere ascoltate”.