GROSSETO – È andato in scena al Museo di storia naturale di Grosseto il terzo incontro partecipativo di “Costa Futura”, il progetto di valorizzazione ambientale della fascia costiera grossetana. Dopo gli incontri dello scorso anno, il terzo appuntamento, che ha visto coinvolti attori della società politica e civile, ha rappresentato l’occasione per presentare la fase preliminare della progettualità specialistica, a supporto del Masterplan, elaborata dal dottor Andrea Sforzi e dalla dottoressa Sara Landi.
«Il progetto di valorizzazione della costa – dichiarano dal Comune -, che interessa ben 20 km di spiaggia, si pone il duplice scopo di realizzare nuove aree e di riqualificare quelle presenti in prossimità o all’interno del centro abitato, all’interno di una rete di percorsi verdi di congiunzione che ne garantisca la fruizione complessiva, tali da trasformare Marina di Grosseto in una centro abitato verde e sostenibile. Una progettualità che vede dunque come idea fondante quella che la progettazione, orientata alla riqualificazione “verde” delle aree urbane, non possa prescindere delle caratteristiche naturalistiche del contesto che lo circonda».
Tante le azioni proposte: mitigare l’effettto della pulizia meccanica della spiaggia mediante sistemi alternativi a basso impatto ambientale; migliorare i collegamenti viari di mobilità dolce per agevolare una fruizione sostenibile dell’area; realizzare una cartellonistica naturalistica diffusa; mitigare l’impatto del calpestio diffuso delle dune; realizzare dei punti di osservazione per l’avifauna; alleggerire il carico antropico sul retroduna, diminuendo l’impatto della presenza umana e, infine, regolamentare l’area a piedi, in bici e a cavallo per fruirne al meglio.
«Scopo di questo progetto – commentano gli architetti – è quello di realizzare una rete di ecosistemi interconnessi ed efficienti che possano aumentare la qualità della vita in città, non solo per piante e animali, come gli impollinatori (fondamentali per la vita), ma anche per i residenti e per l’umanità in generale. Azioni ben pianificate e comunicate di gestione del verde urbano possono quindi migliorare la qualità della vita, portare a importanti vantaggi economici, aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento della cittadinanza e il suo sostegno attivo e partecipato a politiche di gestione responsabile dell’ambiente. In sintesi, gli interventi suggeriti si baseranno su alcuni principi fondamentali, tra cui la compatibilità e coerenza con il sistema naturale circostante, con notevoli benefici».
«Un’opportunità irrinunciabile – commentano soddisfatti il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Ambiente Erika Vanelli – per condividere insieme a tutti gli attori interessati, compresi ordini professionali, associazioni, enti e istituzioni, le proposte di crescita e sviluppo per la nostra bellissima costa, con l’obiettivo di intercettare i finanziamenti stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in tema di energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile».
«Che gioia vedere la crescita di tutti quei sogni, tirati fuori dal mio cassetto, divenuti poi progetti reali grazie a noi, a voi – afferma la senatrice Simona Petrucci, già assessore comunale all’ambiente e demanio marittimo -. Quello del Masterplan della Costa, nato nel periodo in cui ero assessore all’ambiente e demanio marittimo del Comune di Grosseto e portato avanti grazie a un ufficio Ambiente di eccezionale passione e professionalità, non è però un semplice progetto. È una riscoperta. È la rinascita, sostenibile e tecnologicamente avanzata, di un territorio che allo stesso tempo vede risorgere la propria identità e si proietta verso il futuro. L’incontro partecipativo di oggi, insieme a tutti gli attori coinvolti della società politica e della società civile, è un’ulteriore tappa di avvicinamento verso questa riscoperta. Grazie a tutti per la presenza, perché solo con l’unione di intenti riusciremo a dare un nuovo splendore ai territori di Marina di Grosseto e Principina, che diventeranno modello di sviluppo ambientale, economico e sociale».