MASSA MARITTIMA – «Non si contano più i cittadini residenti ma anche quelli che, occasionalmente arrivano a Massa marittima e che intendono visitare la tomba di un congiunto seppellito in una certa zona del camposanto, e che non possono più entrare nei corridoi perché vietato». A dichiararlo è il capogruppo della Lega Daniele Brogi.
«Mi hanno, a più riprese, esternato tutta la loro rabbia e protesta per la situazione in cui versano alcuni immobili all’interno del cimitero comunale del capoluogo, dove, per ragioni sconosciute, è vietato accedere. Mi riferiscono che da anni una parte di queste cappelle è chiusa all’accesso dei familiari che vorrebbero scendere a visitare la tomba dei propri parenti, ma la zona è completamente transennata ed è impossibile entrare in quella parte, la più vecchia del camposanto, quella che guarda verso la vallata di Ghirlanda».
«Mi sono informato nel dettaglio – prosegue Brogi – e mi è stato riferito che sono anni ormai che la situazione è questa e non si trova una via di sbocco per ridare libero passaggio. Allora io mi chiedo: ma è possibile che la Giunta comunale non riesca a prendere una decisione in merito a questa situazione pesantissima che mi confermano andare avanti ormai da anni? Una fatiscente transennatura da tempo è lì a bloccare l’accesso alle persone che vogliono visitare le tombe dei familiari e in tutti questi anni nessuno ha messo mano a questa indecenza che non porta rispetto nemmeno ai defunti?».
«Spero, e mi faccio carico di questo impegno, di ottenere risposte da qualcuno e chiamo in causa direttamente il sindaco del nostro Comune augurandomi ed augurandoci che si decida a dare una scossa a questo increscioso disagio. Soprattutto ci dica perché l’accesso alle tombe di queste cappelle è vietato. Ci sono situazioni di sicurezza? E allora dica quali sono le situazioni di pericolo. Se invece non ci sono rischi, ma si tratta solo di arrivare ad un restauro in tutta la struttura si provveda e si porti a compimento questa operazione perché la gente ormai è stufa di cose non fatte e ci dicono: “Invece della rotonda inutile potevano spendere quei soldi per sanare queste situazioni. Oppure, aggiungo, si aspetta che accada tutto come il crollo delle mura in via Chiassarelli?”».