GROSSETO – «Si è tenuto ieri mattina a Firenze l’incontro tra Regione Toscana, azienda, sindaci dell’area nord della Provincia di Grosseto e rappresentanze sindacali sulla situazione della Venator e lo stoccaggio dei gessi rossi che purtroppo ha portato poco o nulla di nuovo alla già critica situazione occupazionale e sul futuro della multinazionale nella piana scarlinese».
Commenta così il deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi alla luce di quanto emerso nell’incontro avvenuto a Firenze tra le parti sulla crisi dello stabilimento Venator di Scarlino in provincia di Grosseto.
«L’unica cosa certa – continua Rossi – è che la produzione si fermerà del tutto nelle prossime settimane, in attesa che la Regione Toscana conceda l’autorizzazione provvisoria allo stoccaggio dei gessi rossi in un terreno di dieci ettari di proprietà del comune di Scarlino. Purtroppo le lungaggini autorizzative, anche se provvisorie, tardano ad arrivare in quanto da una parte la Regione Toscana tentenna, mentre dall’altra la Venator non è chiara sullo sviluppo futuro. I tempi continuano a dilatarsi ulteriormente, con una prospettiva, se tutto verrà rispettato, con la produzione che forse potrebbe riprendere solamente a inizio 2024, con gravissime ripercussioni sui lavoratori, che già dal mese di dicembre dello scorso anno subiscono la cassa integrazione, e su tutto l’indotto, con notevole perdita di ricchezza economica per tutto il territorio».
«È arrivato il momento di mettere nero su bianco la firma da parte della Regione Toscana per la concessione delle autorizzazioni allo stoccaggio provvisorio dei gessi rossi. Poi occorre con urgenza trovare un accordo di programma nel quale dovranno essere fissati gli impegni e gli investimenti da parte dell’azienda per la sostenibilità occupazionale e produttiva del sito, così da far ripartire quanto prima il ciclo produttivo e salvaguardare i posti di lavoro».