GROSSETO – Un medico e un’infermiera, partiti con l’Elisoccorso Pegaso-2 da Grosseto per soccorrere un uomo rimasto ferito in un incidente sul lavoro in una cava nella zona di Sarteano, una volta atterrati sono stati affrontati ed aggrediti da un collega dell’operaio. A darne notizia Sergio Sacchetti, segretario della Uilfpl.
Lunedì 15 maggio un operaio di Chianciano è finito all’interno di una tramoggia, rimanendo semicoperto dalla ghiaia, è stato salvato dall’intervento sinergico delle forze di Soccorso (Vigili del Fuoco, Elisoccorso pegaso, Soccorso alpino, Cri, ecc) ed è stato poi trasferito infine al Policlinico delle “Scotte” con Pegaso-2.
«Oltre a questo brutto episodio, quello che ci sconcerta e che ci annichilisce (per l’assurdità), è stato un grave accadimento “a margine” dell’infortunio sul lavoro, che ha visto aggrediti i due sanitari dell’elisoccorso» prosegue Sacchetti.
Da tempo ci battiamo per scongiurare le aggressioni al personale sanitario (medici, infermieri, oss), che avvengono sempre più copiosamente in molti ospedali, con effetti anche tragici, come nel caso di Pisa. Abbiamo assistito nel tempo ad aggressioni nei setting di emergenza urgenza (pronto soccorso, obi, ecc) e di psichiatria, ma mai era successo di registrare una cosa simile durante un intervento di salvataggio con Elisoccorso/118».
«Ciò rende l’accaduto ancor più inquietante. Probabilmente perché sta “passando”, tra la popolazione, in questo difficile momento (che dura da anni) un messaggio, il quale fa pensare che gli (ormai) ex angeli delle corsie siano ormai diventati una sorta di “capro espiatorio”, rispetto alle inefficienze che si riscontrano, non per colpa loro ma di altri, anche in relazione alle criticità che stanno opprimendo cittadini e cittadine» prosegue la Uil.
«Ce ne siamo accorti durante la mobilitazione sindacale unitaria di fine aprile 2023, dove si percepiva, in alcuni casi, la disapprovazione ed il fastidio della gente che si recava ai nosocomi della provincia, in merito all’iniziativa. Le istituzioni non possono non prendersi le loro responsabilità, ignorando questa crescente situazione di disagio, dato che, ad esempio, nella Azienda Sanitaria USL Toscana Sud Est, nelle Province di Siena, Grosseto ed Arezzo, non viene assunto personale sanitario da tempo».