SCARLINO – «La sorte di Venator è sempre più incerta e continuare a gestirla all’interno della fabbrica non è più sostenibile» afferma la Uiltec Uil Toscana sud.
«Occorre coinvolgere, come abbiamo sempre sostenuto, oltre ai vertici aziendali, tutte le istituzioni. Alla luce di quanto sopra non basta più il coinvolgimento della Regione Toscana, qui occorre il Governo, anche attraverso il decreto delocalizzazioni, che intervenga, in maniera determinata e determinante.
La Uiltec-Uil Toscanasud, «sempre a fianco dei lavoratori, anche se dall’esterno, ribadisce, con forza e fermezza, la necessità di essere coinvolta in questo processo, che permetta di aprire confronti a tutti i livelli, provinciali, regionali e nazionali, con l’obbiettivo della salvaguardia dei posti di lavoro tutti della fabbrica e dell’economia di tutto il nostro territorio».
«Auspichiamo pertanto che i vertici aziendali, Cgil, Cisl, Uil, e la Regione Toscana nell’incontro previsto per il 17 maggio facciano quadrato, nell’interesse generale, per fare chiarezza, senza scaricarsi responsabilità, nell’esclusivo interesse per il futuro del nostro territorio. È il momento di reagire con determinazione e di pretendere la salvaguardia della fabbrica e dei posti di lavoro».