GROSSETO – «Le elezioni amministrative spesso sono indicatori che anticipano i mutamenti del quadro politico più largo. Negli stessi Comuni, Gavorrano e Magliano, in cui il centro destra aveva avuto affermazioni importanti nelle recenti “politiche”, oggi assistiamo all’affermazione di persone e di programmi di civiche appoggiate dal centrosinistra. L’elettorato ha valutato capacità e idee e ha dato valore alle competenze messe a disposizione per le loro comunità».
Commenta così i risultati delle amministrative, Giacomo Termine, segretario provinciale del Partito democratico.
«Stefania Ulivieri a Gavorrano – afferma -, già assessore nella giunta Biondi, ha saputo rappresentare un cambio di passo, un’attenzione diffusa per il suo territorio e un valore personale nella capacità di rapporti. La sua rappresentazione del progresso attraverso l’unità sociale e politica è stata vincente. Tutti i partiti di centrosinistra insieme, in questo quadro, hanno confermato la scelta chiara di una modalità e portato ad un’affermazione netta che travalica il valore dei singoli. Ha vinto Stefania e una grande squadra che saprà gestire le importanti sfide che dovrà affrontare Gavorrano. Da registrare il risultato del primo degli eletti del Pd Daniele Tonini, che insieme a Francesca Mondei, Giulio Querci e Silvia Rossetti rappresenteranno il Pd dentro il consiglio comunale. Una lista che valorizza anche giovani come Simon Brunetti e Caterina Marisca. Grazie a tutti, anche ai rappresentanti di Sinistra Italiana Massimo Borghi, Nicola Menale e Patrizia Scapin».
«Gabriele Fusini – aggiunge Temine – ha dovuto affermare il suo progetto in una realtà frastagliata che pagava da tempo l’incapacità di governo del centrodestra e, soprattutto, l’effetto frantumazione delle comunità che ha causato. All’amico Fusini vanno i nostri complimenti e la consapevolezza che il suo primo compito sarà quello di rimettere insieme i suoi concittadini in un sistema di governo che sappia rispettare le diversità e unirle in un nuovo progetto di governo che faccia ripartire una realtà di grande valore. Il progetto civico che ha messo in piedi ha dimostrato di essere il più solido, concreto e il più legato con le speranze della sua comunità».
«È con grande rammarico – conclude – che abbiamo assistito alle sconfitte di Roberto Cerulli, candidato sindaco a Monte Argentario (detto Zeppetto) e di Marco Papalini candidato a Castell’Azzara. In entrambi i casi la progettualità e le capacità dei singoli sono una risorsa importantissima, un seme per far germogliare un progetto vincente nel prossimo futuro».