TALAMONE – La mattina del 9 maggio, a circa 12 ore della vittoria del campionato provinciale di calcio UISP della propria squadra ottenuta in coppia con Marco Bianchi, mister Silvio Buratta, accompagnato da una piccola rappresentanza della dirigenza del Talamone Calcio e di ex giocatori, si è recato presso il cimitero dell’omonima località, sul luogo dove riposa il suo vecchio amico, mister e storico dirigente del Talamone calcio Danilo Marelli.
A questa visita però, mister Buratta non si è presentato con le “mani in mano” ma si é presentato portando con se la Coppa rappresentate la vittoria del campionato, appena conquistata nella finale scudetto contro il Gavorrano, che per l’occasione era stata addobbata con sciarpe e vessilli vecchi e nuovi, a rappresentare il forte legame tra passato e presente.
Questa visita “speciale” era stata subito organizzata dallo stesso Buratta appena dopo aver realizzato l’impresa sul campo di Grosseto. Durante i festeggiamenti aveva confessato la “promessa” fatta due anni fa al vecchio amico e mister Marelli, al momento della chiamata alla direzione tecnica della squadra che era stata ricreata dopo più di 7 anni dalle ultima apparizione nel campionato amatoriale Uisp di calcio a 11.
La promessa, fatta al suo amico proprio dove riposa, era quella di portare la squadra del Talamone Calcio ai vertici del calcio amatoriale della provincia di Grosseto.
Chi ha partecipato, racconta che sono stati attimi intensi, con pochi momenti di silenzio che scandivano i racconti di quegli anni di calcio amatoriale che mister Marelli aveva saputo rendere indimenticabili a chi lo viveva in rappresentanza di questo piccolo e meraviglioso paese che era ed è Talamone.
Le immagini caricate dagli stessi dirigenti sul profilo Instagram della squadra, hanno toccato i cuori di tutti i Talamonesi.
«Questa storia aiuta sicuramente a capire cosa abbia rappresentato il Talamone Calcio quest’anno per chi ha vissuto quest’avventura e per l’intera Comunità, lontano dalle dinamiche del più blasonato calcio dilettanti e dove l’intera sussistenza é data dall’impegno economico dei pochi e fondamentali sponsor e dall’autofinanziamento in occasione delle “tante” cene ed eventi conviviali» afferma Silvio Buratta. «Non per ultima, l’informazione ricevuta circa l’acquisto dei palloni da gara per la squadra da parte dello storico dirigente del Talamone Paolo Censini che tutt’ora segue la squadra, tramite un’iniziativa totalmente privata».
«A riguardo della stagione del Talamone Calcio ci sarebbe molto da dire, vincitori del Girone Sud, vincitori della coppa di 1^ cat e vincitori del campionato provinciale, il tutto condito da un imbattibilità casalinga».
«Questi risultati ottenuti dalla compagine diretta dal binomio Bianchi-Buratta sono senz’altro ottenuti grazie alla spinta data loro dalla spettacolare “tifoseria” che li ha sempre sostenuti in casa e fuori, con il gelo e con la pioggia, sempre con meravigliose cornici di pubblico realizzate insieme al supporto di una vera e propria fan-base che giungeva in provincia di Grosseto da Colle Val d’Elsa appositamente per tifare Talamone» afferma la società.
«Applaude con calore alle imprese del Talamone Calcio la storica e blasonata società del calcio dilettantistico maremmano A.S.D. Fonteblanda che da subito ha visto di buon occhio il progetto iniziale concedendo il proprio impianto come porto sicuro per i ricostituiti cugini biancocelesti. Ora l’appuntamento finale per concludere la stagione calcistica UISP del Comitato di Grosseto é per mercoledì 17 maggio presso l’impianto F. Brogelli di Grosseto per la finalissima tra il Talamone vincitore della coppa di 1^ cat. ed il Gavorrano vincitore della coppa di 2^ cat., dove le due squadre di affronteranno nuovamente ad una settimana dalla finale scudetto vinta dal Talamone».