MARINA DI GROSSETO – Torna l’appuntamento con “Spiagge e fondali puliti”: questa mattina Legambiente Festambiente ha fatto tappa a Marina di Grosseto con gli studenti della scuola secondaria di primo grado “G. Fattori” dell’IC “O. Orsini” e dell’ISIS Fossombroni indirizzo sportivo.
Oltre 180 le iniziative organizzate da Legambiente anche nell’ambito della campagna internazionale Clean Up the Med per ripulire i lidi dai rifiuti abbandonati sulle coste italiane e su quelle di altri 15 paesi che si affacciano sul Mediterraneo
“Il marine litter resta una grave minaccia per l’ecosistema marino e per le coste del Mediterraneo – afferma Legambiente -. Applicare politiche di gestione e smaltimento rifiuti comuni è il primo passo da compiere per un mare più pulito e sano”
I dati dell’indagine Beach Litter 2023: censita una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, il 72,5% è composto da plastica che si conferma il materiale più trovato.
“Motto della 33esima edizione, che questa mattina ha visto Legambiente Festambiente entrare in azione sulla spiaggia di Marina di Grosseto con gli studenti della scuola secondaria di primo grado “G. Fattori” dell’IC “O. Orsini” e dell’ISIS Fossombroni indirizzo sportivo, è stato “Chi ama la spiaggia, la tratta con i guanti”, una vera e propria call to action che ha l’obiettivo di lanciare un messaggio chiaro sull’importanza della tutela dell’ecosistema marino e su quanto l’impegno di ognuno di noi, unito ad uno stile di vita più sostenibile, possa davvero fare la differenza”.
“Il marine litter – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – resta una delle grandi minacce da fronteggiare e su cui Legambiente mantiene alta l’attenzione scattando una fotografia nitida dell’emergenza rifiuti sulle spiagge. Su un totale di 232.800 mq di area campionata nell’ambito dell’indagine Beach Litter 2023 sono stati contati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti di cui il 72,5% è composto da polimeri artificiali/plastica, che si attestano come sempre il materiale più trovato. Quest’anno, a peggiorare il quadro sono i rifiuti di vetro/ceramica (9,2% del totale), composti per lo più da materiale da costruzione (tegole, mattoni, piastrelle ecc.) smaltito irregolarmente in spiaggia. Seguono il metallo (6,8% dei rifiuti raccolti) e la carta e cartone (il 3,9% del totale). Il restante materiale raccolto è costituito da tessuti, legno trattato, gomma, bioplastica, rifiuti da cibo e sostanze chimiche”.
“Citizen science, rete, impegno civico e cittadinanza attiva – ha proseguito Gentili – sono le parole d’ordine e di successo della nostra campagna “Spiagge e fondali puliti”. Un momento in cui a prevalere è la sinergia dal basso che prova a scuotere e sensibilizzare tutti allo scopo di prendere consapevolezza delle abitudini scorrette e nocive per l’ambiente e affinché le istituzioni locali e nazionali cooperino per applicare politiche di gestione e smaltimento rifiuti comuni e le aziende e le industrie si impegnino nell’adottare pratiche e azioni sostenibili. Coinvolgere le scuole in una simile iniziativa è doppiamente importante: dai giovani e giovanissimi passa il futuro del Pianeta ed è proprio sulle loro coscienze che dobbiamo lavorare per provare a costruirlo.”