SCARLINO – La Filctem Cgil ha convocato in data odierna una assemblea degli iscritti aperta a tutti i lavoratori Venator e i rappresentanti delle imprese appaltartici per discutere gli ultimi importanti aggiornamenti della situazione della Fabbrica e decidere insieme la linea più efficace per la difesa dei diritti dei lavoratori e per il loro futuro.
Prendiamo atto che nella “lettera ai fornitori” inviata dall’azienda con il preciso intento di fare una dichiarazione pubblica, l’azienda rilancia sulle condizioni per la ripartenza della Fabbrica dopo la fermata di giugno chiedendo non soltanto la concessione del permesso alla discarica temporanea, ma anche precise e irrealizzabili garanzie sulla discarica permanente di cui non è stato neanche presentato il progetto.
Prendiamo atto che il gruppo ha programmato una campagna di produzione del grade “Altiris” di 1.500 tons preparandosi ad un futuro in cui non sarà dipendente dalla presenza dello stabilimento di Scarlino; il continuo stillicidio di personale ha visto ridurre le presenze a Scarlino di 40 unità tra i dipendenti Venator e moltissimi di più nelle imprese appaltatrici. Prendiamo atto del blocco degli investimenti anche strategici e anche riguardanti la riduzione della produzione di gesso, prendiamo atto che è stata programmata una fermata totale delle attività nel mese di giugno al termine della campagna Altiris.
Tutto questo non rassicura affatto sulla tante volte decantata volontà dell’azienda di continuare a produrre a Scarlino, anzi preoccupa i lavoratori che vedono chiaramente una volontà completamente diversa tesa a spremere l’impianto fino all’ultimo, utilizzando anche le risorse pubbliche degli ammortizzatori sociali senza pianificare il futuro di breve e medio termine.
Certamente la mancanza ancora oggi di una autorizzazione per lo stoccaggio dei gessi pesa sulla già difficile situazione economica e finanziaria del gruppo, ma la possibilità che tale autorizzazione arrivi a breve deve lasciare necessariamente lo spazio per un piano che preveda la continuità produttiva ed anche l’incremento del regime produttivo, attualmente al 30% della potenzialità.
Per questo chiediamo che senza fare sconti o deroghe, la Regione Toscana si esprima sulla conformità del progetto di discarica temporanea al momento in esame e se, come siamo convinti, non costituisce un problema per la salute e l’ambiente, conceda l’autorizzazione in tempi brevissimi anche impegnando gli uffici tecnici e amministrativi in uno sforzo straordinario.
Al contempo l’azienda sgombri il campo dall’ ipotesi di fermata a giugno, senza nascondersi dietro esigenze tecniche (spazi per gesso, scorte materia prima, tempi per allestimento area di stoccaggio) dato che sappiamo che con la giusta volontà tutti questi problemi sono superabili e possiamo mantenere in vita la fabbrica ed anche incrementare il regime produttivo.
Chiediamo all’ azienda di impegnarsi su questo piano e non sulla richiesta di una cassa integrazione straordinaria che porterebbe una fermata preludio alla chiusura. Non vogliamo farci ammaliare dalla prospettiva della “morte dolce”, in realtà molto più simile al finale della famosa “rana bollita” e reagire all’ ennesimo svarione strategico dell’azienda.
Lotteremo per avere l’autorizzazione regionale ma l’azienda deve sgomberare il campo dalla fermata annunciata. Non si può andare ad un tavolo di confronto con la minaccia della chiusura e tantomeno con ammiccamenti o intese su una Cassa integrazione straordinaria che si può e si deve evitare. Per i lavoratori Venator e per tutti quelli dell’indotto.
L’azienda ancora una volta tace e da oltre un anno non dice tutta la verità sugli spazi residui per lo stoccaggio. Crediamo che ci siano le condizioni per continuare la produzione e agganciare la ripresa prevista per il mercato del biossido di titanio.
Dicano quindi davvero cosa intendono fare, i lavoratori hanno il diritto di conoscere esattamente la situazione aziendale, e si presentino al tavolo con la volontà concreta di rilanciare la produzione ed investire sul futuro della Fabbrica e del territorio
Filctem-Cgil lavorerà perché ci sia la piena condivisione di questi temi anche da parte delle altre sigle sindacali.
Gli Iscritti Cgil e Lavoratori Venator