GROSSETO – La siccità, anche per quest’anno, si profila come uno spettro che può mettere in grandissima difficoltà il settore agricolo maremmano. Per questa ragione Confagricoltura, come spiega il suo presidente provinciale, Attilio Tocchi, ha formulato le sue proposte in commissione ambiente e agricoltura al Senato.
“Il decreto Legge che è stato elaborato – spiega Tocchi – ci lascia una immagine positiva, sebbene riteniamo necessari alcuni correttivi. Innanzitutto il decreto deve fare una sintesi delle diverse esigenze dei vari territori e parallelamente agli interventi d’emergenza si avvii un piano di lungo periodo che consenta di mettere al sicuro produttività e qualità del sistema primario e che sappia gestire la captazione e la distribuzione delle acque meteoriche, sia con grandi invasi e dighe che con invasi di minori dimensioni, investendo in innovazione e ricerca”.
“Bene le semplificazioni delle procedure di realizzazione di opere idriche, che prevedono, tra l’altro, l’introduzione degli “invasi aziendali” come opere di “edilizia libera”, mentre al riguardo delle vasche di raccolta delle acque meteoriche, proponiamo di triplicare il volume massimo attuale e di ricomprendere gli spazi necessari alla loro realizzazione nel 4% di Superficie Agricola Utilizzata (Sau) da lasciare incolta, così come previsto dalla Pac”. Condivisibili anche le misure che semplificano l’utilizzo dei fanghi e lo smaltimento dei materiali derivanti dalla manutenzione degli invasi, e l’apertura al riutilizzo in ambito agricolo delle acque reflue con un’unica autorizzazione.
“Semplificazioni – sottolinea – da rendere sistemiche. Come pure è assolutamente necessaria una revisione delle procedure di controllo delle portate e dei volumi dei flussi d’acqua. Infine, riteniamo fondamentale il ruolo degli Osservatori distrettuali, raccordo tra territorio, cabina di regia e commissario, strumenti da integrare stabilmente e obbligatoriamente con le rappresentanze delle categorie economiche più interessate”.