CASTEL DEL PIANO – Nell’incontro degli scorsi giorni con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il coordinamento di zona locale del Partito democratico ha presentato un documento in cui si elencano le problematiche e le proposte riguardo il tema della sanità.
«Un passaggio importante – spiegano dal Pd -, reso possibile dal lavoro che da tempo il partito porta avanti a livello territoriale, dalla disponibilita e dall’iniziativa dei sindaci del centrosinistra, che hanno reso possibile la visita di Giani ed i conseguenti impegni presi dal presidente con la successiva visita all’ospedale di Castel del Piano».
«Nel dettaglio si è parlato di alcune emergenze, come quella dei medici di famiglia e dei presidi Asl nei comuni più lontani dal plesso ospedaliero; del servizio di emergenza urgenza e del sostegno alle misericordie; della carenza di personale e della trasformazione dell’ospedale in una Casa della Salute pensata come quelle che verranno realizzate nei grandi centri urbani, cosa non utiule al nostro territorio. Un’altra emergenza riguarda la mancata riapertura del vecchio reparto di geriatria dopo la realizzazione dell’investimento di ammodernamento dello stesso quattro anni fa, per non parlare dell’immobilismo dell’amministrazione comunale di Castel del Piano che sul tema, e in generale sulle problematiche dell’ospedale, ha dimostrato un enorme ritardo nell’azione se non immobilismo».
«Il documento, però, è ricco di proposte – spiegano -: la riapertura del reparto al terzo piano e la valorizzazione generale dell’ospedale (servizi ambulatoriali, pronto soccorso, radiologia); il sostegno ai medici di famiglia per le pratiche amministrative e burocratiche; la candidatura dell’Amiata per percorsi di formazione e borse di studio che possano poi permettere al personale di rimanere; oltre ad altre soluzioni per avere un minimo vitale di servizi per il territorio».
«Il presidente Giani si è dimostrato sensibile alle richieste ed ha apprezzato il lavoro fatto insieme ad utenti e dipendenti del settore sanitario. Se vogliamo costruire una sanità che funzioni sull’Amiata, senza aumentare le differenze con chi abita in città, servono investimenti della Regione e del Governo. Dalle dichiarazioni del presidente siamo sicuri che, almeno da parte sua (come del Pd), l’impegno non mancherà».