Se c’è un fenomeno che, negli ultimi anni, ha dominato le scelte di acquisto degli italiani, questo è l’e-commerce. Parlare di acquisti online vuol dire chiamare in causa numerose sfaccettature. Una di queste, riguarda le farmacie. Ormai, con uno slancio che ha avuto inizio nei primi periodi dell’emergenza sanitaria, gli italiani comprano sempre di più in rete farmaci che si possono acquistare senza prescrizione medica – in questa categoria, è possibile includere i medicinali SOP e gli OTC – ma anche integratori, dispositivi medici e altri prodotti per il benessere (melany-tuinfosalud-com-F6clvre8fGg-unsplash)..
Per amor di precisione, ricordiamo che tutto, almeno dal punto di vista del legislatore, è cominciato ben prima del 2020. Le e-farmacie, infatti, sono legali nel nostro Paese dal 2015. Con l’archiviazione dell’emergenza sanitaria, i loro numeri sono ancora molto alti. Per rendersene conto, basta rammentare i dati diffusi, all’inizio del mese di febbraio, dal provider IQVIA, che ha “fotografato” un incremento di fatturato del 24% circa tra il 2021 e il 2022.
Parlando in euro, si tratta di un giro d’affari superiore ai 673 milioni. Viene da chiedersi cosa, oggi che non ci sono restrizioni riguardanti la mobilità, spinga ancora le persone a scegliere il canale del web per comprare medicinali e altri prodotti legati al benessere, alla cura della bellezza, ai nostri amici animali.
Sono state fatte diverse indagini in merito. Tra le ragioni del successo, rientra indubbiamente la possibilità, per l’utente finale, di mettere a confronto i prezzi dei vari marchi. Il carovita è stato uno dei fenomeni che hanno più caratterizzato l’ultimo anno e mezzo. Quando si parla delle farmacie online, è bene rammentare la possibilità di concretizzare un risparmio spesso superiore al 28% rispetto al canale fisico.
Un altro aspetto che piace è la privacy. Scegliere una farmacia online per i propri acquisti vuol dire non dover parlare di aspetti privati davanti a sconosciuti ma riuscire, nel contempo, a comunicare in caso di necessità con gli esperti del punto vendita fisico. Gli e-commerce delle farmacie, infatti, permettono un’interazione con il farmacista che si trova nel suo esercizio, il tutto attraverso app di messaggistica come WhatsApp.
Il mercato in mano a pochi grandi player e la strada ancora da fare
Ad oggi, il giro d’affari delle e-farmacie è in mano, in Italia, a pochi grandi player che dominano il mercato. Tra questi c’è Dr. Max, e-commerce di farmacia che ha anche diversi punti vendita fisici in Italia.
Un altro aspetto importante da sottolineare riguarda il fatto che, nonostante gli ottimi numeri, i ricavi delle farmacie web devono fare ancora tanta strada per arrivare ai livelli delle omologhe “analogiche”.
I presupposti per vedere i numeri aumentare ancora ci sono tutti. Nei primi tre mesi del 2023 è rallentata la crescita di esercizi che hanno chiesto l’autorizzazione a vendere online – in confronto ai dati del medesimo periodo dello scorso anno, si ha a che fare con un saldo di +9 unità – ma non bisogna vederlo come un segnale d’allarme.
Lo si può leggere piuttosto come il consolidamento di una tendenza e come la voglia di fare meglio con quello che si ha.
Fondamentale è lavorare sulla fiducia. Ciò vuol dire, per esempio, divulgare contenuti autorevoli. Il blog, presente per fortuna su tantissimi e-commerce di farmacie, deve essere visto non solo come un canale per far arrivare traffico qualificato al sito, ma anche come un mezzo per aumentare la propria autorevolezza nel settore.
Inoltre, deve essere di ottima qualità il servizio clienti. Oltre al prezzo, che come già detto al giorno d’oggi è uno dei primi fattori guardati dall’utente finale, conta molto anche l’esperienza e il fatto, per un cliente, di sentirsi unico e compreso con le proprie esigenze e problematiche.