FOLLONICA – «Strade sicure, una richiesta che viene dagli adulti, ma anche da molti ragazzi e ragazze che non si sentono più sicure al rientro dal lavoro o a casa dopo la discoteca». Inizia così una nota di “In movimento per Follonica” e “Follonica nel cuore”.
«I media ci ricordano spesso che in alcuni quartieri della città esistono aree dove si spaccia droga. Sono pochi, ormai, i cittadini che si sentono sicuri la notte ad attraversare le pinete, alcune zone del centro o dell’ex Ilva. A completare il quadro si deve aggiungere il fenomeno imperante dei topi di appartamento che non sono propriamente gli stessi di viale Carducci per i quali è bastato, dopo anni di richieste, il taglio della siepe per indurli alla fuga. L’appello va, pertanto, all’ amministrazione comunale e a tutte le forze dell’ordine preposte alla vigilanza affinché adottino misure più incisive e garantiscano un presidio maggiore nelle zone più critiche di Follonica.»
«L’ estate si avvicina e, sperando di essere smentiti, si assisterà a breve allo stucchevole valzer delle responsabilità dove, a corrente alternata, verranno rammentati i pochi Carabinieri nonostante Follonica sia diventata Compagnia, le assunzioni dei “soliti” vigili ausiliari che risolvono il classico “bel nulla”, e le perenni trattative che dovrebbero portare al commissariato di polizia stradale. Quest’ultimo, per troppi anni avversato dal sindaco e digerito più tardi in seguito a molte interrogazioni comunali da parte dell’opposizione e a una volontà popolare difficilmente negabile, oggi pare scontare l’eterna mancanza di coperture finanziarie statali».
«Quello sulla sicurezza è un problema e un dibattito aperto che trova una delle porte d’ingresso alla stazione ferroviaria che da anni combatte contro varie forme di degrado. La questione è culturale, politica ed economica allo stesso tempo ed è sicuramente complessa. Soluzioni immediate e risolutive non ci sono, ma è certo che la problematica non è mai stata al centro dei pensieri del sindaco e della giunta e provvedimenti che avrebbero potuto segnare un cambio di passo non se ne vedono. D’altronde il comando dei vigili urbani è più o meno lo stesso da anni e comunque ben lontano dal fabbisogno di una città, come Follonica, che d’estate tocca anche le centomila presenze. Per il resto si registrano convegni sulla criminalità organizzata a Follonica, parole ed atti simbolici che non cambiano la sostanza dei fatti».