MAGLIANO IN TOSCANA – «Occuparsi seriamente di agricoltura in un comune come quello di Magliano, significa avere cura del futuro e del sostentamento della nostra comunità» afferma Mirella Pastorelli, candidata sindaco del comune di Magliano della lista “Pronti per cambiare”.
«Il nostro territorio, vocato prevalentemente al settore primario, è l’espressione plastica di una tradizione e di una cultura che, dell’agricoltura, ha fatto la sua principale fonte di sostentamento. Grazie all’agricoltura, e quindi all’allevamento, Magliano vanta tra le sue attività produttive delle vere e proprie eccellenze riconosciute come tali a livello nazionale ed internazionale».
«D’altronde laddove le proprietà intrinseche e dinamiche del nostro terreno, che lo rendono uno dei migliori sotto il profilo qualitativo di tutta la Maremma, incontra una cultura e una tradizione ultra millenaria in fatto di coltivazione e di cura del suolo, è naturale che i frutti del lavoro siano questi».
«Di fronte alle prospettive di un futuro incerto, di una società sempre più distaccata dalla realtà, ma sempre più digitale e connessa, scommettere sull’agricoltura per un intero territorio significa alzare la posta su un settore che deve, necessariamente, tornare al centro dell’azione politica» prosegue la nota.
«Per questo il nostro impegno sarà volto ad offrire ai giovani, che vogliono costruire i loro progetti di vita scommettendo nel comparto agricolo, l’opportunità di essere formati e di ricevere il giusto supporto dal punto di vista di crescita e di affermazione professionale. Perché fare agricoltura significa a tutti gli effetti fare impresa. Da lì la nostra volontà di sviluppare percorsi formativi di alto livello, in collaborazione con le università di Siena e Grosseto, attraverso i quali i giovani potranno non solo conoscere gli strumenti tecnologici di ultima generazione applicabili in ambito agricolo, ma anche acquisire importanti consapevolezze e conoscenze riferite al ruolo che andranno a rivestire».
«Questo perché Magliano nei prossimi anni dovrà fare i conti con il ricambio generazionale. In questo modo vogliamo offrire strumenti concreti affinché le imprese agricole, in special modo quelle a conduzione familiare, possano contare sulla reale possibilità che l’attività venga portata avanti e fatta crescere dalle nuove generazioni» continua la nota.
«Il nostro impegno però, affinché si possano registrare dei risultati significativi, dovrà abbracciare altri ambiti, mettendo a sistema tutta una serie di interventi. Dovremo innanzitutto garantire la presenza di una nuova figura istituzionale, ovvero l’”agronomo comunale”, il cui compito sarà quello di supportare gli agricoltori e gli allevatori nella gestione corrente della loro attività».
«Inoltre dovremo istituite il “tavolo green”, ovvero una consulta permanente composta da rappresentanti di allevatori, agricoltori e associazioni di categoria che, periodicamente, sarà chiamato a valutare le criticità che il comune dovrà presentare presso i tavoli istituzionali della regione riguardo al PSR e del governo anche in relazione alla PAC. Infine dovremmo approntare interventi per migliorare le infrastrutture internet e agevolare i sistemi produttivi agricoli che utilizzano tecnologie digitali. Non ultimo promuovere le produzioni agricole minori (settore ortofrutticolo, apicoltura) affinché possano trovare un ecosistema congeniale al loro sviluppo».