NICCIOLETA – Tanta partecipazione nel fine settimana alle iniziative che si sono tenute nel comune di Massa Marittima alla scoperta della storia mineraria del territorio. Venerdì 28 aprile, al Museo di San Pietro all’Orto, si sono contate 40 presenze alla conferenza sui castelli minerari, collegata alla mostra di Dino Petri, con gli interventi della professoressa Luisa Dallai dell’Università di Siena e Alessandra Casini direttrice del Parco delle Colline Metallifere.
Sabato 29 aprile si è tenuto il primo incontro della seconda edizione di Maremma Novecento, un ciclo di appuntamenti alla scoperta della storia mineraria delle Colline Metallifere, promossi dal Comune con la collaborazione della cooperativa Zoe e di Isgrec e anche in questo caso erano oltre 70 le persone presenti alla biblioteca comunale per ascoltare il dialogo tra il professor Riccardo Zipoli, autore del volume “Niccioleta, fotografie e memorie di una comunità mineraria”, Mirco Carrattieri, responsabile scientifico di Liberation Route Italia, tra i fondatori della rete dei Paesaggi della Memoria, e Sergio Smerieri, direttore artistico del festival internazionale di fotografia vernacolare di Guiglia.
A chiudere in bellezza il fine settimana è stato lo speciale trekking, domenica 30 aprile, alla scoperta del villaggio minerario di Niccioleta che ha visto la partecipazione di più di 50 persone. Oltre agli interventi della guida Laura Chiarello e di Matteo Colombini della Cooperativa Zoe, ad arricchire la passeggiata, che si è basata sui testi contenuti nel volume di Zipoli, sono state le tante voci dei niccioletani, tra le quali quella dell’assessore comunale, Ivan Terrosi, che ha raccontato la vita nel villaggio minerario, il lavoro in miniera e la miniera degli anni Ottanta. Hanno partecipato al trekking anche il professor Zipoli, Carrattieri, Smerieri e Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima. Un percorso a tappe alla scoperta del villaggio operaio e delle sue principali strutture architettoniche, dal dopolavoro, ai cosiddetti camerotti, la dispensa e i palazzi degli operai, e poi i luoghi simbolo della rappresaglia che ha dato seguito alla strage degli 83 Martiri di Niccioleta, raccontata dai parenti degli orfani e dei deportati.
“È stata una prima esperienza che ha mosso tante persone – afferma l’assessore comunale Ivan Terrosi – e che abbiamo intenzione di ripetere per iniziare a far conoscere il villaggio minerario al di fuori dei confini locali, come importante testimonianza storica da tramandare alle generazioni future ed elemento di richiamo per i visitatori ed in particolare per le scolaresche. L’impegno dell’amministrazione comunale è infatti quello di creare a Niccioleta un museo diffuso con l’installazione di pannelli informativi che rendano permanente il percorso e consentano a tutti di fare questa esperienza, anche in modo autonomo, senza la presenza della guida”.
“Un progetto su cui stiamo già lavorando e che consentirà al Comune di valorizzare la frazione – specifica Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima –anche in preparazione dell’ottantesimo anniversario della Strage di Niccioleta. A tal proposito il ricavato dalla vendita del volume di Zipoli, in accordo con l’autore, sarà utilizzato dal Comune per la realizzazione dei pannelli informativi, che saranno completati dall’audioguida in italiano e inglese, scaricabile sulla piattaforma izi.Travel, dove si trovano tutte le audioguide dei nostri musei.”