SCARLINO – Stop alla produzione da giugno. È quanto comunicato da Venator a Nuova Solmine con una lettera a firma di Jim Holden Vp global purchaising and eco business. Secondo quanto scritto nella lettera la difficoltà a trovare una soluzione per lo stoccaggio degli scarti di produzione porterà non solo all’interruzione della produzione ma all’impossibilità di riprenderla quantomeno per tutto il 2023.
«In precedenza, avevamo comunicato che, in assenza di approvazioni da parte delle autorità regionali, nel secondo trimestre del 2023 non avremmo avuto a disposizione alcuna capacità di discarica per continuare con gli attuali livelli di produzione, pari a un terzo della normale capacità produttiva del sito. Purtroppo, nonostante la stretta collaborazione con la Regione per lo sviluppo di soluzioni per le discariche, non abbiamo ancora ricevuto le necessarie autorizzazioni per le discariche e quindi interromperemo tutta la produzione residua del sito di Scarlino nel giugno 2023» si legge nella lettera inviata Nuova Solmine.
«Continuiamo a lavorare con la Regione su diversi progetti di discarica, sia per lo stoccaggio temporaneo del gesso che per la discarica permanente. Speriamo di poter ricevere l’approvazione per lo stoccaggio temporaneo nel terzo trimestre del 2023 e stimiamo di aver bisogno di altri 3 mesi per effettuare gli investimenti necessari e preparare il sito per lo stoccaggio temporaneo. Per il riavvio della produzione, avremmo bisogno di un alto grado di certezza per le autorizzazioni alla discarica permanente, poiché lo stoccaggio temporaneo non fornisce la certezza di continuare le operazioni in futuro».
«A nostro avviso, è improbabile che l’impianto di Scarlino venga riavviato nel 2023, poiché prima di riavviarlo è necessario ottenere l’approvazione sia per lo stoccaggio temporaneo sia impegni per la capacità di stoccaggio della discarica permanente. Inoltre, Venator dovrà effettuare un investimento significativo nel sito per sostenere sia il riavvio dell’impianto, sia lo stoccaggio temporaneo, sia la preparazione della discarica e investire nel piano di sostenibilità a lungo termine per ridurre la quantità di gesso prodotto e smaltito in discarica» prosegue la nota.
«Comprendiamo perfettamente che la continua incertezza sul futuro del sito è inquietante per tutte le parti interessate, in quanto dipende dall’ottenimento dell’approvazione regionale per lo stoccaggio temporaneo e la capacità di discarica permanente, nonché dalla ripresa della domanda di prodotti TiO2 di Scarlino a un livello tale da consentire la produzione a due terzi della capacità normale, che renderà l’impianto economicamente sostenibile».
«Ci rendiamo conto che questa è una notizia sgradita e che porta a una continua incertezza sul futuro, ma comunicheremo con voi per tenervi informati su qualsiasi ulteriore sviluppo» conclude Venator.