GROSSETO – «L’Anpi non ha rispetto di niente e nessuno» a dirlo l’associazione la Deceris «mai avremmo pensato che i sedicenti “partigiani” del 2023 si sarebbero spinti fino ad oltraggiare le vittime civili del bombardamento alleato avvenuto a Grosseto nel lontano 26 aprile del 1943».
«Come ogni anno dalla sua costituzione, una delegazione della nostra associazione, il 26 aprile, ha deposto un fiore sulla lapide affissa in piazza Esperanto per ricordare gli uomini, le donne ma soprattutto i bambini che hanno perso la vita in quel tragico e premeditato evento; lo abbiamo fatto dandone come sempre comunicazione ai giornali. Quest’anno, e forse per la prima volta, la sezione cittadina dell’Anpi ha annunciato di voler deporre due corone in omaggio alle vittime della “liberazione”, una delle quali proprio in piazza Esperanto».
«Fin qui nulla da eccepire, anzi! Ma ciò che è accaduto durante la commemorazione è davvero vergognoso. La delegazione Anpi “Elvio Palazzoli”, mentre deponeva la corona, ha pensato bene di togliere e gettare a terra la rosa deposta dalla nostra associazione e sostituirla con la propria corona. Un gesto vile, commesso proprio da chi sui giornali di ieri scriveva “Il Sindaco rispetti la costituzione” mentre loro non rispettano nemmeno i morti» prosegue la nota.
«Gli stessi che si sono sempre arrogati il diritto di decidere chi e come deve parlare, cercando a priori di impedire l’esposizione di fatti a loro scomodi e, paradossalmente, il gesto compiuto oggi rispecchia proprio questo atteggiamento. Il solo fatto che il fiore fosse deposto a nostra firma li ha infastiditi e spinti a sostituirlo con quello di chi aveva “maggior diritto”…»
«Una sezione, quella dell’Anpi che in particolar modo negli ultimi periodi sta mostrando ancora di più un atteggiamento ostile e come già detto arrogante, non ultima la contestazione ad un evento istituzionale del 25 aprile dove è stato arbitrariamente deciso che il sindaco di Grosseto non aveva diritto di parola, la stessa associazione che non dimentichiamo, solo tre anni fa si è affrettata a sporgere una denuncia per vilipendio in occasione di uno sfregio ai danni di una lapide dedicata ai partigiani, ma che oggi compie un gesto che benché nei modi diversi è moralmente paragonabile».
«Quello che vogliamo denunciare, non è dunque un torto ai danni della comunità della Deceris, ma una mancanza di rispetto verso le 134 vittime innocenti del bombardamento e verso tutta la città di Grosseto alla quale si è mostrato ancora una volta l’arroganza di una fazione che tende ad accettare solo la propria verità e che dovrebbe a questo punto chiedere solo scusa. Dovrebbe chiedere scusa perché l’inqualificabile gesto ha evidenziato che all’ANPI, non interessa nulle delle vittime, ciò che per loro conta è il solito teatrino da veicolare a mezzo stampa».