FOLLONICA – «È di ieri il comunicato di Fratelli d’Italia di Follonica che attacca il sindaco Andrea Benini per ciò che ha detto alle celebrazioni del 25 aprile, ma, prima di entrare nel merito delle accuse, una domanda sorge spontanea: di cosa parlano precisamente Danilo Baietti e Agostino Ottaviani, visto che non erano presenti quando il sindaco è intervenuto al Parco della Rimembranza?» chiede il Pd.
i«Ormai siamo abituati alle assenze di Fratelli d’Italia alle celebrazioni per la liberazione dal nazi fascismo, quasi non fosse una ricorrenza da loro riconosciuta e rispettata, ma quest’anno registriamo la novità: l’attacco per sentito dire. Un modo di fare politica decisamente lontano dal nostro».
«Ma cosa ha detto il sindaco durante il suo intervento? Ha parlato della nostra Costituzione, nata e pervasa dall’antifascismo, che solo il senatore La Russa (salvo poi aver rettificato) cancella dalla carta costituzionale. Lai e proprie idee politiche e credo religiosi, contro il regime fascista di Mussolini. Baietti e Ottaviani vogliono ritengono divisivo questo?
«O forse ritengono che il sindaco possa aver urtato la sensibilità di qualcuno citando le parole di Giorgio Almirante per prendere una chiara posizione contro la proposta di intitolare una via di Grosseto alla sua memoria».
«Riportiamo il virgolettato per chiarezza: “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore». Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue”».
«L’intervento di Andrea Benini è stato di alto valore istituzionale dall’inizio alla fine e non è davvero comprensibile come Baietti e Ottaviani che, appunto, non erano presenti possano essersi sentiti colpiti, a meno che, e questo ci auguriamo che lo chiariscano pubblicamente, non vogliano avallare le posizioni sulla razza di Almirante. Non ci resta che invitare Baietti e Ottaviani alle celebrazioni 2024; saremo felici di celebrare con loro i valori dell’antifascismo da cui è sorta la Repubblica italiana» conclude il Pd di Follonica.