PORTO SANTO STEFANO – La migliore pizza in teglia del mondo, per il 2023, si fa a Porto Santo Stefano.
A decretarlo è stata la trentesima edizione del Campionato mondiale della Pizza che si è disputata a Parma e che ha celebrato, con oltre 700 pizzaioli provenienti da 52 nazioni diverse, il simbolo culinario del nostro paese. A vincere, per la categoria “Pizza in teglia”, è stato Clemente Valentino, titolare della pizzeria Phermento di Porto Santo Stefano, presentando la pizza “La natura si risveglia nel sottobosco”, con crema di spugnole, ‘nduja di cinghiale al finocchietto, fior di latte di Agerola, spugnole, asparagi e tartufo bianchetto con zabaione saltato.
“Vincere il primo premio gareggiando con 700 bravissimi pizzaioli provenienti da ogni parte del mondo – ha spiegato Valentino – non è soltanto un onore ma anche un riconoscimento al lavoro che ormai da tempo stiamo svolgendo. Il nostro modo di fare la pizza nasce da una tradizione centenaria, che usa una amiscela di cinque diverse farine miscelate tra loro che, grazie al lievito madre, diventa leggera e gustosissima. In Maremma abbiamo la fortuna di avere una quantità di biodiversità e di produzioni artigianali importanti che stiamo cercando di valorizzare abbinandole proprio alla nostra pizza, per cercare di renderla oltre che buona anche un prodotto locale e di filiera corta”.
Clemente ha cominciato a studiare l’arte di fare la pizza a Bologna, girovagando poi in giro per l’Italia e approdando al “Made in Italy” a Copenhagen, come primo pizzaiolo, andando poi in Spagna e Portogallo, prima di dare vita alla pizzeria Phermento di Porto Santo Stefano. “Ho girato tanto non solo per fare esperienza ma anche per trovare quell’illuminazione che mi mancava, finché una mattina mi sono svegliato cosciente che tutto quello che stavo cercando in realtà lo avevo già sotto al naso e da quel momento ho iniziato a investire il mio tempo nello studio di farine e nell’elaborazione di impasti sempre più performanti. Oggi, insieme alla mia compagna Marika, ho la fortuna di gestire una pizzeria che mi permette non solo di servire ai clienti un prodotto ricercato ma anche di continuare a studiare nuove soluzioni”.