GROSSETO – “Riguardo al rialzo del 50% della tassa di soggiorno da parte del Comune siamo sorpresi che l’amministrazione comunale sia ricaduta in un vecchio errore di metodo, ma anche di sostanza” afferma il presidente di Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari.
“Se in diverse occasioni, infatti, la Giunta Vivarelli Colonna ha mostrato attenzione verso le categorie produttive della città adottando provvedimenti efficaci anche grazie al coinvolgimento preventivo delle associazioni di categoria, in taluni episodi si è verificato l’esatto contrario. E spiace dover rilevare come l’improvvisa decisione di aumentare del 50% la tassa di soggiorno rientri tra le scelte non partecipate e non condivise pur trattandosi di un’azione che, a stagione turistica già avviata, di fatto va a toccare decine di imprese del settore”.
“Se il Comune avesse voluto confrontarsi per tempo su questa necessità di bilancio, avremmo potuto offrire – come fatto in altre circostanze – un contributo propositivo in grado, forse, di salvaguardare il lavoro e gli interessi delle tante imprese della ricettività turistica da noi rappresentate, senza con ciò compromettere le strategie contabili che il Comune intendeva o intende perseguire. Mettere in sicurezza le strade delle frazioni marine, migliorare l’arredo urbano e offrire ai turisti servizi più moderni e qualificati così da aumentarne i flussi anche al di fuori del tradizionale periodo estivo sono obiettivi che ci stanno a cuore. Se il Comune vuole andare in questa stessa direzione e per farlo ha inteso aumentare la tassa di soggiorno al fine di reperire le risorse necessarie, allora occorre che recuperi il terreno perso sul confronto con le associazioni di categoria, assicurando una oculata distribuzione e una efficace destinazione delle risorse raccolte con il provvedimento. Altrimenti le imprese continueranno a sentirsi vessate da questa decisione e in un certo senso persino ‘tradite’. Perché aumentare la tassa di soggiorno oggi, a stagione iniziata, è di fatto un aumento tributario a danno degli imprenditori della ricettività turistica, visto che gli stessi saranno costretti a caricarsi sulle proprie spalle il peso del rincaro per rispettare gli accordi già presi con i clienti prenotati. Si tratta di un sacrificio enorme, soprattutto perché non preventivato e dunque non compensato con opportune strategie aziendali. Ecco perché l’amministrazione comunale, stavolta con un metodo partecipativo, dovrà valutare con attenzione l’impiego delle nuove entrate. Che secondo Confcommercio Grosseto dovranno necessariamente essere spese per servizi e opportunità attrattive anzitutto rivolte, seppur in maniera indiretta, alle imprese vittime di questo ‘colpo di sole’ primaverile della Giunta Vivarelli Colonna. Da parte nostra non possiamo che ribadire la nostra disponibilità a offrire suggerimenti e indicazioni perché tra azienda e amministrazioni locali possa instaurarsi un positivo e costruttivo clima di collaborazione, evidenziando – tuttavia – che i risultati migliori si ottengono solo quando la volontà e la disponibilità fattuale sono reciproche”.