GROSSETO – La Funzione pubblica Cgil, insieme a Cisl e Uil si prepara alla manifestazione unitaria nazionale del 6 maggio a Bologna (a Milano e Napoli le altre due), mobilitandosi su alcune iniziative in provincia di Grosseto. Si partirà da mercoledì 26 aprile con due presidi di fronte agli ospedali di Grosseto (ore 10:00) e Massa Marittima (ore 13:30).
«La mobilitazione che abbiamo messo in campo per rivendicare “una nuova stagione del lavoro e dei diritti” – sottolinea la Fp Cgil andrà avanti fin quando non cambieranno le scelte del Governo su fisco, previdenza, , salari e rinnovo dei contratti a partire dal finanziamento di quelli Pubblici».
«Altro tema caldo su cui vogliamo risposte è un adeguato finanziamento al Sistema Sanitario, la difesa del modello di Sanità Pubblica non può prescindere da risorse certe e necessarie per il suo funzionamento. Sono necessarie più assunzioni e stipendi in linea con il costo della vita» prosegue la Cgil.
«Per preparare al meglio la manifestazione interregionale del centro Italia che il prossimo 6 maggio si terrà a Bologna, la Funzione pubblica organizzerà sia presidi di fronte agli ospedali e alle sedi degli enti locali della provincia, sia assemblee nei luoghi di lavoro per informare e coinvolgere i lavoratori sulla piattaforma che il sindacato contrappone alle scelte del governo Meloni».
«Mercoledì 26 aprile si terranno i primi due presidi: alle 10 ,00 di fronte all’ospedale della Misericordia di Grosseto, alle 13:30 di fronte all’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima. Il 27 aprile sarà la volta degli ospedali di Orbetello e Castel del Piano, e il 28 di quello di Pitigliano. Il 28 Aprile si terrà anche un’Assemblea nella sala del consiglio comunale di Orbetello (12.00-13:30),. Il 2 maggio si terrà un presidio di fronte alla prefettura di Grosseto, in piazza Rosselli (12.00-13:30), il 3 maggio, invece, si terrà un sit-in di fronte al palazzo comunale di Follonica (12.00-13:30) Sia il 2 che il 3 saranno sit-in di tutti i dipendenti delle fkunzioni locali e delle Funzioni Centrali .Al termine del presidio di Grosseto del 2 è stato richiesto un incontro con la prefetta».
«La nostra chiamata alla mobilitazione, si sottolinea ancora, riguarderà lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani precari e disoccupati, e dovrà dare un segnale inequivocabile al governo. Perché cambi radicalmente le politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali con l’obiettivo di tutelare i redditi rispetto all’inflazione e di aumentare il valore reale di pensioni e salari. I lavoratori dipendenti, infatti, sono stanchi di svolgere il ruolo di bancomat del governo per le sue inique misure economiche e sociali. Per questo uno dei punti centrali della nostra richiesta è quello di una riforma che riduca il carico fiscale sul lavoro e pensioni, per aumentare la tassazione su extra profitti dei settori pubblici e privati, così come delle rendite finanziarie. Presupposto necessario per redistribuire la ricchezza nel mondo del lavoro, rafforzare le politiche di welfare, creare meccanismi per un mercato del lavoro più inclusivo, rimettere al centro il sistema dell’istruzione della formazione pubblica, garantire la presa in carico delle persone non autosufficienti».