MASSA MARITTIMA – È stato inaugurato questo pomeriggio “Subterraneo” il Polo museale di Massa Marittima dedicato alla storia mineraria del territorio, in via Corridoni, a due passi dal centro storico.
“Subterraneo è un’operazione culturale lungimirante in cui l’amministrazione comunale ha investito e creduto molto – afferma il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini – riconoscendo l’importanza di custodire e far conoscere la storia mineraria del territorio, da un punto di vista identitario ma anche da quello dell’arricchimento della proposta turistica. Un progetto doppiamente strategico perché da un lato ci ha consentito di riqualificare e valorizzare un’area vicinissima al centro storico, e in quell’area, un’immobile che fino ai primi anni del 2000 ha ospitato la scuola elementare e che adesso diventa non solo la sede di un moderno museo, ma anche uno spazio polivalente a disposizione delle iniziative culturali della comunità. Inoltre, con Subterraneo esaudiamo quello che era il desiderio del Comasam e della sua anima Lido Santini, uno dei cittadini massetani che più si è impegnato nel corso della sua vita per tramandare il patrimonio culturale della miniera, ovvero quello di avvicinare e riunire in un unico percorso il Museo della Miniera e il Museo di Arte e Storia delle Miniere che un tempo era allestito nel Palazzetto delle Armi di piazza Matteotti, poi chiuso per problemi di accessibilità e di sicurezza. Adesso, con il trasferimento e il nuovo allestimento in via Corridoni, questa collezione torna ad essere fruibile.”
“Si tratta di un lavoro corale che ha coinvolto i cittadini massetani a più livelli – sottolinea Irene Marconi, assessore alla Cultura -, ne è un esempio l’impegno del Gruppo mineralogico massetano che ha messo a disposizione esperienza e competenze per la ripulitura dei minerali e per il loro allestimento nella nuova sede. Ed è un lavoro corale perché il progetto ha sollecitato ulteriori donazioni da parte di cittadini, che hanno voluto arricchire la collezione con nuovi reperti. La coralità si vede anche nel coinvolgimento convinto di tutta la macchina comunale, dai responsabili di settore, agli operai che senza risparmiarsi si sono messi a disposizione affinché la collezione fosse di nuovo resa disponibile. E la coralità di questo progetto si è vista anche quando siamo andati a cercare i finanziamenti, c’è stata subito una risposta positiva sul territorio con il Far Maremma e Nuova Solmine e a livello regionale da Fondazione Cr Firenze che ha riconosciuto un diffuso interesse a tenere in vita la nostra memoria storica, degno di essere sostenuto. È quindi davvero il museo di tutta la comunità”.
Il progetto scientifico dell’allestimento è stato curato dalla professoressa Luisa Dallai dell’Università di Siena con i suoi collaboratori e in stretta sinergia con l’ufficio Musei del Comune di Massa Marittima, coadiuvato dalla cooperativa Zoe e dal Parco minerario. Fondamentale è stato il contributo del Gruppo mineralogico massetano che ha lavorato alla ripulitura dei minerali e al loro riallestimento.
“Il nuovo allestimento – sottolinea la professoressa Luisa Dallai dell’Università di Siena – è stata l’occasione per un aggiornamento e una profonda revisione del percorso scientifico e divulgativo che include nuove tematiche e approfondisce alcune delle tematiche già presenti nel precedente allestimento del 2000, sempre curato dall’università di Siena in collaborazione con il Comune. In quel caso erano stati coniugati temi storico archeologici e geologici per illustrare la storia plurimillenaria di estrazione delle risorse del sottosuolo. Nel nuovo allestimento si allunga la diacronia e si includono temi legati a risvolti sociali e insediativi degli anni più recenti della storia del massetano, come la strage di Niccioleta, gli sviluppi industriali e le lotte sindacali. Rimangono presenti gli aspetti geologici e mineralogici. Uno spazio è dedicato alle mappe di miniera che già impreziosivano il vecchio museo”.
Subterraneo è anche una delle porte del Parco nazionale delle Colline Metallifere. “Per vari motivi la realizzazione di Subterraneo rappresenta per Massa Marittima una scelta di grande valore – afferma Lidia Bai, presidente del Parco delle Colline Metallifere -. Viene riallestito in chiave moderna e fruibile il Museo di Arte e Storia delle Miniere indicando una continuità nella valorizzazione dei beni culturali che identifica la città da quasi cinquanta anni. Subterraneo rappresenta poi la volontà di mantenere forte il legame con l’identità mineraria del territorio. È una volontà diffusa delle comunità e delle amministrazioni che consente al Parco nazionale delle Colline Metallifere di raccontare oggi una storia articolata su tutto il nostro territorio attraverso quei luoghi simbolo che sono le Porte del Parco. È un racconto di miniere, di geologia, di metallurgia, di geotermia, un racconto di uomini e di scienza che si offre al visitatore affascinato e restituisce a tutti noi memoria e radici”.
L’investimento
Il progetto ha richiesto un investimento complessivo che supera i 400mila euro coperti dal Comune in parte con risorse proprie in parte attraverso i finanziamenti della Regione Toscana, il finanziamento del Far Maremma sul Psr; il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Art Bonus Nuova Solmine.
“Il patrimonio culturale – secondo il Presidente di F.A.R. Maremma Fabrizio Pasquini – rappresenta una risorsa essenziale per lo sviluppo delle aree rurali. Il bando attivato dal Gal mirava a recuperare e valorizzare attraverso strumenti innovativi l’offerta culturale dei nostri territori per renderli sempre più attrattivi. In particolare, la memoria storica delle comunità locali è un valore che può attivare – come nel caso del Museo Subterraneo – importanti occasioni di sviluppo e costituisce un tema di particolare interesse per il GAL, su cui continuare ad operare anche nella nuova programmazione Leader 2023-2027 che è attualmente in fase di avvio”.
“Investire su Subterraneo per la Fondazione Cr Firenze – sostiene Carlo Vellutini, membro del comitato di indirizzo dell’ente fiorentino- vuol dire assicurare ulteriori opportunità di crescita per il territorio attraverso l’ampliamento dell’offerta culturale locale. Abbiamo creduto sin dall’inizio sul polo museale, che ricostruisce una parte importante della storia di Massa Marittima, ma anche della Toscana e dell’Italia, come quella legata mondo delle miniere che da secoli caratterizza le Colline Metallifere. Una struttura che unisce la tradizione e l’identità di questo comprensorio all’innovazione, con un concetto contemporaneo di museo, che non è solo conservazione, ma uno spazio vivo e attivo di conoscenza e formazione”.