MAGLIANO IN TOSCANA – “Leggo con stupore le dichiarazioni del candidato Gabriele Fusini sul Consorzio unico delle strade vicinali di Magliano. Uno stupore dettato dal fatto che o Fusini è stato male informato, oppure da troppo tempo non frequenta Magliano e il suo territorio per non sapere che il Consorzio Unico è già stato deliberato dal consiglio comunale e gli altri sciolti”.
Così il candidato sindaco di Magliano Comune Aperto, Diego Cinelli interviene su un tema sentito, su cui la sua amministrazione si era spesa.
“La campagna elettorale va bene, ma bisogna dire le cose come stanno – sostiene Cinelli -. L’ultimo consiglio comunale della mia amministrazione, nel giugno scorso, deliberò la creazione del Consorzio unico stradale con l’astensione del gruppo di minoranza di Giancarlo Tei, dell’allora vicesindaco Pastorelli e delle consigliere Melosini e Fedeli. Con questo era stato approvato anche lo scioglimento dei vari consorzi stradali. Con la caduta dell’amministrazione non si è svolta la successiva assemblea e la elezione del cda e questo, chiaramente, è un problema in quanto al momento tutto è fermo in attesa della nuova. Resta però il fatto che il Comune di Magliano in Toscana il Consorzio unico lo ha già deliberato e, non appena svolte le elezioni, se io sarò nuovamente sindaco, provvederò alla convocazione dell’assemblea ed alla nomina del consiglio di amministrazione”.
“Il Consorzio unico lo abbiamo voluto con convinzione – prosegue Cinelli – perché sappiamo quanto sia importante per la manutenzione delle strade, per le economie di scala, ma anche per individuare finanziamenti regionali e comunitari. Una buona viabilità è una necessità per una comunità, ma anche per chi la visita, come in numerosi turisti che soggiornano nelle nostre campagne”.
Sulle strade doganali Cinelli le ritiene importanti, ma, per esperienza, conosce anche gli ostacoli che le caratterizzano. “È un tema che ho affrontato e da affrontare ulteriormente – sostiene il candidato sindaco – Intanto perché le strade che sono state cedute dal demanio sono tutte di interesse pubblico. Le altre, quelle che potrebbero essere acquisite per recuperarle a sentiero, comportano alcune problematiche legate alle sensibilità dei privati che, chiaramente, potrebbero non aver piacere ad avere un passaggio continuo all’interno delle loro proprietà sottoponendo l’amministrazione a cause. Mi risulta che ci siano già le prime fibrillazioni tra quelli che, prossimamente, si vedranno passare la Ciclovia Tirrenica a casa. Il tema mi pare alquanto delicato ed affrontarlo con frasi fatte o slogan da campagna elettorale, rischia di esporre a brutte figure”.