FIRENZE – “La decisione della Consulta, che dichiara illegittima la norma Toscana sullo spostamento delle volumetrie degli agriturismi, non ci sorprende in quanto conferma quanto da noi sostenuto in consiglio regionale durante il dibattito sulla modifica della proposta di modifica della Legge Regionale 30/2003 – Disciplina delle attività agrituristiche, delle fattorie didattiche e dell’enoturismo in Toscana”.
Così il consigliere della Lega Andrea Ulmi che si era battuto per venire incontro alle esigenze degli imprenditori agricoli toscani nella modifica della legge regionale 30/2003, che impedisce i trasferimenti di volumetrie all’interno delle stesse proprietà.
“Credo sia necessario anche ricordare che fu fatta ritirare dal presidente Mazzeo per sovrapposizione una nostra proposta, su cui avevamo lavorato fianco a fianco con gli uffici tecnico legislativi del Consiglio Regionale e che, seppur nello stretto alveo della competenza legislativa regionale, siamo convinti sarebbe risultata costituzionalmente legittima. In questo caso credo che la posizione della maggioranza a trazione ‘democratica’, incurante delle perplessità e dei suggerimenti altrui, sia stata arrogante ed oggi viene pagata a caro prezzo dagli imprenditori agricoli”.
“Avevamo recepito le richieste delle associazioni di categoria – sostiene Ulmi – peraltro condividendo anche l’impostazione dell’assessore Saccardi, che riteneva e continua a ritenere questa modifica importante, sia per dare nuove opportunità alle strutture agricole, sia per il recupero di immobili ormai in degrado e abbandonato come, a titolo di esempio, vecchi ovili e/o stalle. Mentre però il Pd, a nostro giudizio, ha fatto una forzatura palese, entrando nella sfera legislativa nazionale. La nostra proposta, condivisa anche con gli uffici tecnico-legislativi del Consiglio Regionale, con tanto di parere espresso, era scritta tenendo di conto anche delle ‘virgole’ e prevedeva un recupero di volumetrie limitato, solo all’interno dello stesso comune e della stessa proprietà, con la possibilità di un passaggio tra territori diversi e confinanti solo se questa si fosse trovata in continuità. Avevamo anche circoscritto la finalità del recupero volumetrico, tema centrale in termini di competenza legislativa, che non doveva essere quella turistica, ma quella esclusivamente agricola”.
Ulmi non intende però abbandonare la battaglia. “A questo punto – sostiene il consigliere regionale – alla luce della sentenza della Consulta, che vogliamo approfondire bene, crediamo come gruppo consiliare Lega Salvini Premier, valuteremo se portare la nostra proposta all’attenzione del Governo nazionale oppure riproporla in Consiglio regionale, ritenendo legittima e ancora attuale”.